Oltre ai farmacisti, la platea del 35° congresso nazionale Sifo, la Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie, appena conclusosi a Montesilvano, era composta anche da istituzioni nazionali e regionali, associazioni di malati ed esponenti politici che si sono incontrati per discutere e per proporre soluzioni in linea con il Patto per la salute. La Società scientifica ha anche festeggiato il superamento dei 3mila iscritti, traguardo importante che ne indica la vitalità. Grazie alle numerose sessioni scientifiche e di lavoro, i partecipanti hanno potuto confrontarsi sui temi che riguardano il futuro della professione e legate a quelle della sanità pubblica italiana.
«Insieme a tutti i lavoratori della sanità pubblica italiana, oggi siamo qui per cercare soluzioni che possano non solo risolvere i problemi legati ai costi di farmaci e dispositivi, ma anche migliorare le condizioni dei malati che quotidianamente assistiamo» ha affermato Alberto Costantini, presidente del congresso. «Si tratta di un impegno importante, ma offerto con grande professionalità e rispetto, nonché nell’osservanza delle norme di gestione e della spesa sanitaria».
Tra i numerosi progetti di ricerca e di studio, quest’anno la Sifo sta promuovendo studi e ricerche sull’utilizzo appropriato di farmaci e dispositivi per assicurare un uso razionale delle risorse negli ospedali e la migliore soluzione terapeutica per i malati, nonché le pratiche ottimali per impedire la comparsa delle infezioni ospedaliere.
Durante i lavori congressuali è stato illustrato un progetto per la messa in sicurezza delle farmacie delle Aziende Sanitarie, il PADLock (Progetto di adeguamento dei livelli di sicurezza delle farmacie ospedaliere contro il rischio di furti e definizione di standard tecnici).
Realizzato con il contributo incondizionato di Roche, PADLock intende presentare progetti per la gestione delle procedure operative come la gestione degli inventari e le procedure di picking, l’attivazione di strumenti di protezione e di controllo come gli antifurti e la videosorveglianza, integrandoli con attività per la segnalazione tempestiva e dettagliata alle autorità competenti in caso di furto.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di rispondere alla necessità di aumentare il grado di sicurezza nelle farmacie per ridurre il numero di eventuali furti di farmaci con distribuzione illecita e i conseguenti rischi per la salute dei malati.
(Cesare Betti)