Act on red è la campagna mondiale di informazione sulla rosacea, una condizione cutanea troppo spesso sottovalutata e non sottoposta al dermatologo, che si manifesta con arrossamenti, rush cutanei, vampate di calore al viso, capillari evidenti localizzati soprattutto sulle guance, sulla punta del naso, su mento e fronte.

Testimonial d’eccezione della campagna, Cynthia Nixon, attrice resa famosa dalla serie tv Sex and the city, che a trent’anni ha scoperto di avere la rosacea e che per questo ha deciso di sostenere Act on red. «Tutti noi vogliamo fare una prima impressione buona e, ovviamente, l’aspetto della pelle può giocare un ruolo fondamentale sul proprio stato d’animo e sul modo in cui gli altri ci percepiscono» ha commentato l’attrice. «L’arrossamento del viso faceva vacillare la fiducia in me stessa sul set e durante importanti eventi sociali; ho fatto di tutto per gestire ciò che pensavo fosse una ricorrenza dell’acne, come quando ero un’adolescente. Quindi mi sono sentita sollevata quando il dermatologo mi ha detto che si trattava di rosacea, perché ha cambiato il modo in cui posso gestire i sintomi e comprendere meglio i fattori scatenanti. Le iniziative come Act on Red sono importanti perché aiutano le persone a riconoscere i sintomi e a ricevere il sostegno professionale di cui hanno bisogno».

Acto on red, campagna realizzata con la collaborazione di specialisti di tutto il mondo e con il supporto di Galderma, mette a disposizione un sito per informarsi su questa condizione, conoscere i fattori che la peggiorano, sia nello stile di vita, sia nell’alimentazione, e soprattutto per invitare chi sospetta di soffrire di rosacea a rivolgersi al dermatologo per la diagnosi e il trattamento.

Come conferma anche l’indagine internazionale “Face Values” Global Perceptions Survey, che ha coinvolto anche 1.006 italiani, la rosacea ha un impatto forte sulla vita di relazione e lavorativa delle persone. L’arrossamento del viso influisce a livello emotivo (77%), sociale (67%), lavorativo (63%) e nel comportamento relazionale (53%). sulle persone che ne sono colpite. Il 62% di chi ha questi problemi ritiene che il disturbo sia imbarazzante e il 56% afferma che gli arrossamenti causano disagio soprattutto durante riunioni di lavoro, presentazioni o un colloqui.

Il 46% delle persone con rosacea ritiene che l’arrossamento del viso modifichi la percezione che gli altri hanno nei loro confronti e i risultati dell’indagine confermano questo dato: in generale l’arrossamento del viso è giudicato spesso come segno di stanchezza, stress e problemi di salute. Inoltre, a tali persone è stata attribuita una probabilità inferiore di avere una relazione e di essere assunte per un lavoro. Tali risultati sono in linea con studi psicologici che mostrano come basti un solo sguardo al volto di una persona per formulare giudizi automatici.

«L’arrossamento associato alla rosacea riguarda prevalentemente la regione facciale, per questo colpisce l’aspetto fisico di una persona ed è immediatamente visibile a tutti» conferma Thomas Dirschka, direttore del Centro Derm-Clinic Wuppertal, in Germania. «Non si tratta soltanto di una barriera fisica, ma può diventare anche fonte di preoccupazione e imbarazzo per chi ne soffre. Ci auguriamo che coloro che sono colpiti dall’arrossamento del viso non si sentano scoraggiati dai risultati di questa indagine, ma rassicurati dal fatto di sapere che non sono soli e che possono ricevere aiuto. L’arrossamento del viso non deve essere un limite ed è un problema che va affrontato. I trattamenti vengono costantemente migliorati e i risultati dell’indagine evidenziano l’importanza di rivolgersi a un esperto per riuscire a controllare i sintomi della rosacea». E in effetti l’indagine ha confermato che chi si rivolge a un medico per la rosacea raddoppia le possibilità di controllare i sintomi.

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Indagine Face Value per Act on red – infografica
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