Si è concluso a Milano il 16° Congresso internazionale di medicina estetica Agorà – Amiest, Società italiana di medicina a indirizzo estetico, che dal 9 all’11 ottobre ha riunito presso l’Hotel Marriot di Milano medici specialisti arrivati da tutto il mondo, per una tre giorni ricca di approfondimenti e seminari sui nuovi trend della medicina estetica e sugli scenari  del mercato delle prestazioni di medicina del benessere.

Congresso Medicina Estetica
Alberto Massirone – Presidente Agorà-Amiest

«Nonostante la difficile congiuntura economica, gli italiani si confermano un popolo attento alla cura del sé» ha detto Alberto Massironi, presidente di Agorà-Amiest. «L’Italia, infatti, è il settimo Paese al mondo per numero di interventi di chirurgia plastica e medicina estetica, e nel solo 2013 gli interventi eseguiti sono stati circa 1 milione, di cui l’84 per cento rappresentato da trattamenti di medicina estetica , contro il 16 per centro di chirurgia plastica».

La medicina estetica batte la chirurgia plastica

Dal 1997 a oggi, si è registrato a livello mondiale un aumento del 465 per cento delle richieste di trattamenti di chirurgia e medicina estetica, con un progressivo sbilanciamento verso la medicina estetica: nel 2007 gli interventi di chirurgia erano il 56 per cento, contro il 44 per cento dei trattamenti di medicina estetica, nel 2011 la tendenza si è invertita con un 82 per cento contro il 18 per cento, a favore della medicina estetica. Nel 2013 la quota della medicina estetica è salita all’84 per cento, che equivale a 11,5 milioni di richieste, per una spesa complessiva di 5 miliardi di dollari (fonte: Asaps, American Society of Aesthetics Plastic Surgery).

I trattamenti estetici più amati dagli italiani

In Italia i trattamenti estetici più amati sono i filler di acido ialuronico (+14,5 per cento) e la tossina botulinica (+10,4 per cento), seguiti dalla biorivitalizzazione cutanea, l’epilazione medicale laser e i peeling cutanei. Crescono anche i trattamenti laser resurfacing, spesso combinati con la radiofrequenza. «Questi dati sono sintomatici di una nuova cultura della bellezza che mette al primo posto la naturalezza dei risultati e la prevenzione» ha spiegato il professor Massirone. «I pazienti hanno compreso l’importanza di mantenere la pelle in ottimo stato di salute attraverso l’apporto di sostanze presenti naturalmente nel derma, ma che, con l’età, lo stress e lo stile di vita, possono ridursi, alterando sia la struttura della cute, sia l’aspetto esteriore».