L’arrivo della primavera non porta soltanto pensieri positivi: 3 italiani su 10 la associano alle allergie stagionali. È quanto emerso da un’indagine di Assosalute su un campione rappresentativo di italiani fra 18 e 64 anni, secondo cui il 16% degli intervistati soffre di allergie stagionali ogni primavera. Se a questa percentuale poi si aggiungono anche quelli che le subiscono (come le persone che sono vicine a qualcuno che ne soffre), si ha che il 54% della popolazione è in qualche modo coinvolta con le allergie primaverili.

Secondo l’indagine, i sintomi ritenuti più fastidiosi delle allergie stagionali sono gli starnuti (56%), fastidio agli occhi (53,4%) e prurito nasale/lacrimazione (oltre 45%). Tali sintomi non danno problemi soltanto a livello fisico, ma influenzano anche le attività di tutti i giorni: quasi il 40% ha detto di non dormire bene la notte, il 28,3% di avere difficoltà a concentrarsi e il 26% rinuncia a stare all’aria aperta.

«L’allergia compare quando si ha una risposta ipereattiva dell’organismo a contatto con sostanze estranee in genere innocue» spiega il professor Renato Gaini, direttore della Clinica otorinolaringoiatra dell’università degli Studi di Milano-Bicocca. «Con la bella stagione è molto diffusa la rinite allergica, detta anche raffreddore da fieno. Le cure per contrastare le allergie stagionali consentono più che altro di gestire i sintomi, in quanto i farmaci usati hanno soprattutto lo scopo di ridurre la risposta immunitaria», continua Renato Gaini.

Per combattere i sintomi, il 42,5% usa farmaci di automedicazione, riconoscibili dal bollino rosso che sorride presente sulla confezione.

(Cesare Betti)