Promossa da Janssen Italia, dall’Associazione pazienti Amici onlus e dalla Società scientifica Ig-ibd (Italian group for the study of inflammatory bowel disease), ha preso il via “Aspettando Crohn. L’agenda impossibile”, campagna di sensibilizzazione sulla malattia di Crohn.
È una patologia cronica che si calcola interessi 1,3 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa 60mila persone in Italia, specialmente tra i 20 e i 30 anni.
Informare l’opinione pubblica è il primo passo per sensibilizzare sui bisogni “nascosti” di chi ne soffre e poter aiutare queste persone in attesa di avere nuove possibilità di cura. Al giorno d’oggi, il video è il mezzo migliore per raggiungere ampi gruppi di persone, non solo tra i giovani, ma anche sul pubblico, perché di questa patologia ancora se ne parla molto poco.
Il disagio, l’incertezza, la completa perdita di controllo di se stessi e della propria vita, tipici di chi convive quotidianamente con questa patologia cronica, sono raccontati in una manciata di minuti nel video “Aspettando Crohn. L’agenda impossibile”, che farà sorridere, ma anche riflettere. Perché la comicità e il velo di amarezza del racconto in realtà svelano una giornata di quotidiana malattia. Il cortometraggio sarà disponibile sul canale Janssen Italia e promosso sui social media con una campagna rivolta ai media.
«Essendo una malattia cronica, la terapia ha lo scopo di alleviare l’infiammazione dell’intestino e preservarne la sua funzionalità, impedendo la comparsa di eventuali complicazioni» afferma Alessandro Armuzzi, professore associato alla facoltà di Medicina e chirurgia all’università Cattolica di Roma. «Numerosi studi evidenziano che i trattamenti usati fino a oggi non sono efficaci nel lungo periodo. Ma grazie alla ricerca, a breve avremo una freccia in più nel nostro arco per aiutare i pazienti a ritrovare la perduta normalità. Sono in arrivo, infatti, nuove soluzioni che promettono di migliorare le condizioni dei pazienti, mantenendo a lungo lo stato di remissione della malattia. Potremo quindi offrire ai pazienti una buona qualità di vita personale, professionale e sociale», conclude Alessandro Armuzzi.
«Siamo orgogliosi di poter dare voce alle migliaia di persone affette da questa malattia, che compromette fortemente la loro qualità di vita», precisa Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, azienda farmaceutica con una pipeline di prodotti innovativi nell’area dell’immunologia. «Da sempre, noi di Janssen poniamo al centro il paziente e i suoi bisogni, e abbiamo ideato e promosso questa campagna di sensibilizzazione per sottolineare ancora una volta il nostro impegno continuo nel ricercare soluzioni terapeutiche innovative che vadano incontro alle esigenze insoddisfatte di chi soffre».
Cesare Betti