I bambini al sole: ci vuole molta attenzione! Il sole infatti è fondamentale per la vita e anche i bambini possono ottenere benefici, purché i bagni solari siano fatti a regola d’arte. Per questo, occorre seguire alcune regole, perché i raggi del sole non si trasformino in nemici della pelle, ma diventino alleati del benessere del bebè.

L’esposizione al sole non è esente da rischi, tanto maggiori quanto più il bambino è piccolo.
Rispetto a quella degli adulti, la loro pelle è più sottile e ha una minore quantità di melanina, la sostanza responsabile dell’abbronzatura e in grado di difenderla dai raggi solari. Inoltre, la pelle dei piccoli non produce ancora il sebo ed è meno protetta: per questo, i raggi possono penetrare in profondità e danneggiare gli strati sottostanti.

Bambini al sole: meglio l’ombra

Fino ai 12 mesi è meglio che il piccolo non prenda il sole in modo diretto, ma sia protetto dall’ombra di piante, tettoia del passeggino od ombrellone. Dopo i 12 mesi si può esporre il bambino all’irraggiamento diretto (soltanto tra le ore 8 e le 10 e tra le 17 e le 19) in modo graduale: prima sono sufficienti pochi minuti e poi, quando la pelle diventa più scura, si può arrivare a tempi più lunghi.
Se il piccolo non ne vuole sapere di stare all’ombra e preferisce fare castelli di sabbia sulla riva del mare, scegliere un antisolare a prova d’acqua, che resiste più a lungo agli spruzzi delle onde e del sudore. Anche la spiaggia ha le sue insidie, perché riflette in parte i raggi solari: per questo, ogni tanto è bene chiamare il piccolo sotto l’ombrellone.
Uno dei pericoli più temibili è la disidratazione, in quanto causa la perdita di grandi quantità di sali minerali e un aumento della temperatura del corpo, che si riflette in particolare sul sistema nervoso, causando convulsioni e seri danni alle cellule.

Bambini al sole: vestiti e accessori giusti

Soprattutto nei primi giorni di esposizione, il bambino deve indossare una maglietta che gli copra le spalle, una zona molto a rischio di scottature anche se sta sotto l’ombrellone.
I vestiti devono essere in fibra naturale, che assorbe il sudore, di colore chiaro e con trame fitte, per respingere i raggi del sole. Mettere in testa un cappellino di tela anche ai neonati nel passeggino, di colore bianco e con visiera, perché protegge meglio gli occhi dai raggi diretti.
Grande attenzione va riservata agli occhi, da proteggere con un paio di occhiali da sole dotati di lenti anti-ultraviolette, leggere e infrangibili, meglio se di materiale plastico.

(Cesare Betti)