Arriva l’aggiornamento sull’epidemia con il Bollettino dell’influenza emanato dall’osservatorio della campagna “L’influenza che verrà #previenila”, promossa dall’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia (AMIOT), dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e dal Movimento Italiano Genitori Onlus (MOIGE), con il contributo incondizionato di Guna Spa
Il bollettino dell’influenza: la situazione in Italia
Continua a crescere la curva epidemica delle sindromi influenzali dopo aver superato nella seconda settimana del 2016 la soglia che determina l’inizio del periodo epidemico.
Le fasce di età maggiormente colpite sono quelle dei bambini al di sotto dei quattordici anni in cui si è registrato, in questa settimana, un aumento maggiore del numero di casi. Il numero di situazioni influenzali stimate in questa settimana è pari a circa 288mila, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 1.642.000 casi.
Durante la quarta settimana del 2016, 754 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 4,74 casi per mille assistiti:
• nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 13,25 casi per mille assistiti
• nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è pari a 10,50
• nella fascia 15-64 anni l’incidenza è pari a 4,03
• tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni l’incidenza è pari a 1,20 casi per mille assistiti.
Nella quarta settimana del 2016, il livello di incidenza di influenza ha superato il livello soglia epidemica in tutte le regioni italiane tranne nella Provincia Autonoma di Bolzano, in Sicilia, Calabria e Puglia.
La Provincia Autonoma di Trento e Piemonte, Marche, Emilia-Romagna, Lazio e Basilicata sono le zone maggiormente colpite, in cui il livello dell’incidenza ha superato i sette casi per mille assistiti.
Il bollettino dell’influenza: le previsioni
La stagione influenzale ha avuto un inizio ritardato rispetto alle previsioni in quanto le condizioni meteorologiche non ne hanno facilitato la diffusione. Infatti un freddo intenso e prolungato si è dimostrato essere l’elemento scatenante l’epidemia. Al contrario gli sbalzi termici, che stiamo sperimentando durante tutto questo periodo invernale, facilitano, come di fatto è avvenuto, la diffusione dei virus simil-influenzali che infatti hanno avuto e stanno avendo un’ampia diffusione. A questo punto dobbiamo aspettarci ancora per due-tre settimane un incremento nel numero di casi. Appaiono, infatti, ancora in crescita i dati di incidenza relativi alle fasce di età più giovani che sono i diffusori della malattia verso i soggetti più adulti.
Presumibilmente nella stagione influenzale non si raggiungeranno valori particolarmente elevati di incidenza, posizionando questa stagione tra le più lievi dell’ultimo decennio quali quella della stagione 2006-2007, con 3,5 milioni circa di casi invece dei 4-5 milioni milioni previsti a inizio stagione.
Risulta particolare la distribuzione dei tipi di virus circolanti in Italia con la presenza di un mix di più virus. Elemento particolare è la prevalenza nell’ambito dei virus B del lignaggio Victoria che è presente solo nei vaccini quadrivalenti. Tutto ciò, se verrà confermato nell’andamento delle prossime settimane, comporterà una ridotta efficacia delle vaccinazioni effettuate con vaccino trivalente.
(estratto dal Bollettino n.6 del 10 febbraio 2016, commenta del professor Fabrizio Pregliasco, Virologo dell’Università degli Studi di Milano e Direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano).