Con il decreto 30 maggio 2014 sono in arrivo i nuovi bollini a codice a barre. Dal 1º gennaio 2016 sarà infatti sostituito l’attuale sistema dei doppi bollini a codice a barre con un terzo codice in grado di sintetizzare i due dati. Come ricordato nella nota del Ministero della salute che illustra le nuove regole, i bollini sono un mezzo che assicura l’autenticità dei farmaci in commercio e contengono le informazioni più importanti per conoscere le caratteristiche di un medicinale e di ogni singola confezione.
Gli attuali bollini farmaceutici sono regolamentati dal decreto del Ministro della sanità del 2 agosto 2001 e permettono la lettura ottica di due informazioni, presenti nel codici a barre AIC (numero identificativo del medicinale a uso umano assegnato dall’Agenzia italiana del farmaco quando autorizza la sua introduzione in Italia) e numero progressivo (assegnato dall’Istituto poligrafico e dalla Zecca dello stato che stampa i bollini).
Con il nuovo decreto del 30 maggio 2014, sul bollino sarà presente un terzo codice che riassume le informazioni presenti negli altri due (datamatrix). Passando l’apposito lettore ottico solo sul terzo codice, si avranno subito entrambi i dati che si sarebbero letti in due diversi momenti con i due codici a barre separati.
Il risultato è una riduzione dei tempi di lettura, anche se gli altri due bollini a barre saranno ancora presenti e leggibili separatamente, e nello stesso tempo si assicura ancora il funzionamento dei lettori ottici in uso nel caso in cui non siano stati adeguati alla lettura datamatrix. Si potranno avere quindi informazioni (codice AIC e numero progressivo) sia con la lettura di due codici distinti, sia con un unico codice.
Le aziende farmaceutiche potranno usare gli attuali bollini con i due soli codici fino al totale smaltimento delle scorte. Si prevede che saranno presenti contemporaneamente in farmacia confezioni con gli attuali bollini e confezioni con i nuovi bollini ancora per molto tempo. Inoltre, il nuovo decreto regola le procedure di abolizione del bollino se le confezioni di farmaci sono destinate a ospedali, usate come campione gratuito oppure destinate all’estero o allo smaltimento.
(Cesare Betti)