Parte il progetto Bollini RosaArgento, che vuole premiare le Residenze sanitarie assistenziali, le RSA, più attente alle esigenze delle ospiti donne. Voluto da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, il progetto si inserisce nel percorso già tracciato dai Bollini Rosa, che dal 2007 premiano gli ospedali “amici delle donne”.

L’iniziativa Bollini RosaArgento vuole essere di aiuto e supporto alle famiglie che si trovano nelle condizioni di dover scegliere una struttura RSA per ricoverare una donna anziana non più autosufficiente, perché colpita da colpita da disabilità, demenza o da altre malattie invalidanti.

In Italia, secondo il rapporto Istat “I presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari” pubblicato nel 2015, sono infatti 7,5 milioni le donne con più di 65 anni, 2 milioni più degli uomini. Dei 280mila anziani ospiti delle RSA, tre su quattro sono donne, per la maggior parte in condizioni di non autosufficienza.

bollini rosaargentoI Bollini RosaArgento sono il riconoscimento attribuito alle RSA, pubbliche o private accreditate, in possesso di requisiti considerati importanti per garantire la migliore accoglienza degli ospiti, secondo il giudizio di una Commissione multidisciplinare di esperti. Le RSA potranno candidarsi compilando un questionario di valutazione, composto da 80 domande, riguardanti non solo le caratteristiche strutturali e l’assistenza clinica, ma anche l’aspetto umano, giudicato essenziale per ottenere il riconoscimento. Un algoritmo assegnerà il punteggio che sarà poi vagliato dalla Commissione per l’attribuzione da uno a tre bollini. Sul sito riservato all’iniziativa www.bollinirosargento.it le famiglie potranno consultare le schede delle residenze premiate, suddivise per regione, con le specificità di ciascuna e lasciare un commento in base all’esperienza personale.

«Gli innumerevoli anni di lavoro sui Bollini Rosa ci hanno convinti a mettere a disposizione questa preziosa esperienza al mondo delle RSA» ha detto Francesca Merzagora, presidente di Onda. «Sappiamo quanto complesso sia ricoverare un proprio familiare in una struttura dove spesso concluderà i propri giorni e sottovoce vorremmo affiancare le famiglie in questa dolorosa scelta. Obiettivo di questa nuova iniziativa è premiare le strutture in possesso dei requisiti necessari per garantire non solo una gestione efficace e sicura dell’ospite, ma anche un’assistenza umana e personalizzata. Il progetto Bollini RosaArgento, avviato grazie al contributo incondizionato di Mediolanum Farmaceutici orienterà, come i Bollini Rosa che vengono assegnati dal 2007 agli ospedali, nella scelta del luogo di ricovero dei propri cari non auto-sufficienti. Le strutture verranno altresì coinvolte in iniziative concrete a favore delle ospiti e delle loro famiglie. Ci auguriamo di creare un network di RSA, che su base volontaristica si son candidate al primo Bando biennale in scadenza il prossimo 30 aprile, che si riconoscano per la loro attenzione particolare alle donne ricoverate».

«Uno dei fattori che incide negativamente sul decadimento delle funzioni cognitive è l’invecchiamento: l’Italia è uno dei Paesi con la più alta densità di anziani e dove le donne sono le protagoniste della terza e della quarta età» ha spiegato Claudio Mencacci, presidente della Società Italiana di Psichiatria. «Mantenere vive le relazioni sociali contribuisce a prevenire il decadimento: stare insieme, relazionarsi tiene allenato il nostro cervello sociale. In una RSA ben funzionante, rispetto a invecchiare in solitudine, queste condizioni possono verificarsi più facilmente: le interazioni sociali contribuiscono a ridurre l’isolamento e a mantenere attive le capacità relazionali, affettive e cognitive».

«Nel corso dei prossimi trent’anni in Italia ci saranno sei milioni di anziani in più» haricordato Carlo Vergani, professore di Geriatria dell’Università degli Studi di Milano. «L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno di massa, eppure l’anziano viene ancora considerato solo una figura marginale, bisognosa di assistenza. Il suo handicap deriva in gran parte non tanto da una perdita della capacità intrinseca quanto dall’atteggiamento di una società che privilegia il giovanilismo. É possibile l’invecchiamento positivo: il processo che mira a migliorare la qualità della vita degli anziani ottimizzando le opportunità di salute, di partecipazione e di sicurezza (OMS)».

«In Italia la spesa per pazienti con limitazioni e in confinamento è di circa 36 miliardi di euro, di cui 7,3 miliardi sono la spesa privata delle famiglie (anno 2014)» ha spiegato Giorgio Fiorentini, direttore scientifico del Master Universitario in Management delle imprese sociali dell’Università Bocconi di Milano. «É urgente investire negli strumenti per equilibrare l’offerta e la domanda di servizi per gli anziani e far fronte alle esigenze degli anziani ed alle aspettative delle famiglie. I Bollini RosaArgento di Onda sono un guardarsi dentro delle strutture socio sanitarie per far fronte, con efficacia, ai problemi degli anziani. In ottica di sharing economy sono un tripadvisor sociale».

Il progetto Bollini RosaArgento ha il patrocinio di Federanziani e di nove società scientifiche: AIP, l’Associazione italiana psicogeriatria, SICGe, la Società italiana di cardiologia geriatrica, SID, la Società Italiana di Diabetologia, SIGG – Società italiana di gerontologia e geriatria, SIGITE, la Società italiana ginecologia Terza età, SIGOT, la Società italiana geriatria ospedale e territorio, SINeG, la Società italiana di neurogeriatria, SIP, la Società italiana di psichiatria e  SIR, la Società italiana reumatologia.