Assegnate sei borse di studio SIF con il sostegno di Assogenerici.
Sei farmacologi italiani hanno ricevuto le borse di studio SIF (Società italiana di farmacologia), grazie al sostegno di Assogenerici, per progetti di ricerca sui farmaci equivalenti.
L’assegnazione è avvenuta nel corso del convegno “Il ruolo della farmacologia clinica in Italia: prospettive future nell’ambito del SSN“, organizzato da SIF e dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con il patrocinio della Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti (FADOI), che si è svolto venerdì 16 dicembre 2016.
I vincitori delle borse di studio SIF sono:
- Marta Gentili (Unità di Farmacologia clinica, dipartimento di Scienze cliniche e biomediche, University Hospital “Luigi Sacco”- Università degli Studi di Milano) per il progetto: “Se equivale, tanto vale!“
- Lucia Gozzo (Azienda ospedaliera universitaria – Policlinico Vittorio Emanuele, Università degli Studi di Catania) per il progetto “Reazioni avverse da farmaci equivalenti: impatto delle disposizioni regionali sulla non sostituibilità“.
- Ylenia Ingrasciotta (dipartimento di Medicina clinica e sperimentale – Policlinico Universitario “G. Martino”, Università degli Studi di Messina) per il progetto “Comparative effectiveness and safety of the switching between erythropoiesis-stimulating agents in clinical practice: a cohort study“.
- Ersilia Lucenteforte (dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del farmaco e Salute del bambino (Neurofarba) – Università degli Studi di Firenze) “Safety of antiepileptic drug and difference between brand-name and generic drug“.
- Cristina Scavone (Centro regionale di Farmacovigilanza e Farmacoepidemiologia Regione Campania – dipartimento di Medicina sperimentale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”) per il progetto “Analisi delle segnalazioni di sospetta ADR in Regione Campania dai primi 20 principi attivi a brevetto scaduto a maggior spesa nell’anno 2015: valutazione delle differenze tra i rispettivi originator ed equivalenti in termini di incidenza delle ADR e correlazione tra i fallimenti terapeutici segnalati e il fenomeno del biocreep“.
- Maurizio Sessa (Centro regionale di Farmacovigilanza e Farmacoepidemiologia Regione Campania – Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”) per il progetto “Patterns in Spontaneous Adverse Event Reporting Among Branded and Unbranded Drugs in Campania Region (Italy)“.
«Continuando la tradizionale collaborazione tra SIF e Assogenerici anche quest’anno sei giovani sono stati premiati con borse di studio che hanno vinto partecipando a un bando con singoli progetti su rilevanti temi di farmacologia clinica» ha detto Giorgio Cantelli Forti, presidente SIF. «L’attrazione dei giovani verso questo settore industriale e verso un argomento di ricerca importante a garanzia dei farmaci equivalenti si è dimostrata molto elevata e la selezione vede che i vincitori si distribuiscono su tutto il territorio nazionale. Questo fatto dimostra che la farmacologia degli atenei del Sud, del Centro e del Nord Italia ha sviluppato una capacità di ricerca competitiva nel settore della Farmacologia clinica, il che deve fare riflettere sull’opportunità di inserimento di un apposito servizio nel SSN per garantire, a fianco dei colleghi prettamente clinici, l’appropriatezza terapeutica, la sicurezza della scelta e dell’uso del farmaco nonché la razionalizzazione della spesa sanitaria. Nell’esprimere la gratitudine della SIF e mia personale ad Assogenerici desidero anche sottolineare come questo atto di attenzione verso i giovani laureati in momenti così difficili per il loro inserimento nel mondo del lavoro, rivesta anche un atto importante di caratterizzazione e di indirizzo professionale in quanto il bando prevede per ciascuno uno stage in azienda».
«Per Assogenerici la ricerca in farmacologia è e deve continuare a essere un asset fondamentale per il nostro Paese: riconoscere, anche economicamente, l’attività dei giovani ricercatori è fondamentale per garantire un futuro a tutto il comparto del farmaco italiano che vede i farmaci equivalenti e i biosimilari ricoprire un peso sempre più rilevante» ha detto Enrique Häusermann, presidente di Assogenerici. «Spesso ci si dimentica, infatti, che i farmaci equivalenti e biosimilari sono figli della stessa ricerca che produce non soltanto nuovi farmaci ma anche modalità produttive sempre più innovative. Da questa consapevolezza discende la nostra pluriennale collaborazione con la Società italiana di farmacologia a vantaggio, ancora una volta, del sistema salute italiano».