Pesantezza, senso di bocca amara, bruciore allo stomaco, nausea. Sono i sintomi tipici per indicare un disturbo molto frequente: la difficoltà a digerire. Il problema può comparire ogni tanto e non sempre è legato a vere e proprie malattie, ma può essere la manifestazione più evidente di abitudini e di comportamenti sbagliati a tavola. Spesso, si tratta di sintomi passeggeri o di un’indisposizione che scompare con semplici accorgimenti. Vincenzo Stanghellini, professore del Dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell’Università degli studi di Bologna, ci spiega quali accorgimenti è opportuno prendere per aiutare il nostro stomaco a digerire bene.

Qualche regola per evitare il bruciore di stomaco 

  • Masticare bene. Non deglutire il cibo fino a quando non è diventato una poltiglia omogenea, specialmente se si tratta di carne e verdure. Masticando, si forma più saliva utile a rimescolare il cibo, che diventa più fluido. Se i bocconi arrivano già sminuzzati nello stomaco, la digestione è più rapida.
  • Bere lontano dai pasti. Bere circa due litri di acqua a temperatura ambiente al giorno, soprattutto a digiuno e lontano dai pasti. Oltre a migliorare la digestione e a regolare l’attività intestinale, l’acqua è indispensabile per compensare le perdite idro-saline che si hanno con la sudorazione, che avviene continuamente e in modo particolare nella stagione calda.
  • Cucinare senza grassi. La cottura al forno, al vapore o ai ferri rende i cibi più digeribili, e permette di limitare l’uso di condimenti in cottura. Inoltre, i cibi grassi restano nello stomaco più a lungo. Attenzione alla “dieta in bianco”, che rallenta la digestione: per esempio, il riso bollito con burro e formaggio è ricco di grassi e viene digerito lentamente. Preferire i grassi vegetali, primo fra tutti l’olio d’oliva.
  • Evitare lo stress. Mangiare stressati o arrabbiati influenza negativamente la digestione, in particolare lo stomaco, che fatica a digerire gli alimenti e a far passare il cibo nell’intestino, mentre si avverte un peso allo stomaco e bruciore. Mangiare seduti e con calma, in un posto tranquillo e confortevole.
  • No a cibi troppo caldi o freddi. Se il cibo è troppo caldo o troppo freddo nell’esofago e nello stomaco possono comparire lesioni associate a sintomi come nausea, vomito e dolori. Aspettare un po’ prima di mangiare cibi bollenti, mentre le bibite vanno lasciate qualche minuto a temperatura ambiente prima di berle.
  • Vino e alcolici a stomaco pieno. Un amaro o un bicchiere di vino a stomaco pieno aiutano la digestione, ma presi a digiuno possono causare problemi. A stomaco vuoto, infatti, produce succhi acidi che resttano inutilizzati, con comparsa di bruciore allo stomaco. A volte, poi, i succhi possono risalire nell’esofago, con effetti negativi.
  • Fare movimento dopo mangiato. Fare una modesta attività fisica dopo i pasti aiuta a digerire, ma non attività pesanti, che richiamano più sangue ai muscoli, sottraendolo allo stomaco dove è necessario per una buona digestione. Vietato sdraiarsi subito dopo mangiato: in questa posizione, lo stomaco riduce la sua attività, rallentando di molto la digestione, e si favorisce la risalita dei contenuti gastrici dallo stomaco nell’esofago e fino in gola.
  • Abbinare bene i cibi. Ogni alimento stimola la produzione di sostanze che favoriscono la sua digestione. Se si mangiano insieme cibi molto diversi tra loro, le secrezioni digestive faticano ad adeguarsi alla composizione degli alimenti e i tempi di digestione si allungano. Le proteine animali (carne, pesce, uova, formaggio) impegnano in modo particolare la digestione e, nel limite del possibile, non dovrebbero essere assunte insieme agli amidi (pane, pasta, patate), zuccheri semplici o grassi. Le verdure possono essere associate a ogni alimento: i sali minerali presenti facilitano l’assorbimento di altre sostanze, grassi compresi.

(CB)