«La presenza dell’acne è accompagnata da una produzione eccessiva di sebo, la cosiddetta seborrea», spiega Vincenzo Bettoli, professore a contratto presso la Scuola di specializzazione in dermatologia e venereologia, responsabile dell’Ambulatorio acne all’Università degli studi di Ferrara. «Non esiste acne senza seborrea, mentre può esistere seborrea, quella che viene indicata come pelle grassa, senza acne. Questa osservazione ha portato i ricercatori a ritenere che il problema non fosse solo nell’eccessiva quantità di sebo, ma anche nella sua composizione».
Le funzioni del sebo
«Il sebo viene prodotto dai sebociti, cellule specializzate che producono e accumulano lipidi», continua Vincenzo Bettoli. «Il sebo contiene trigliceridi, cere esterificate, acidi grassi liberi, squalene, esteri del colesterolo e colesterolo. In particolare, il sebo è formato per il 57,5% da trigliceridi e da acidi grassi, per il 26% da cere esterificate e per il 12% da squalene. Il colesterolo e i suoi esteri rappresentano il restante 4,5% dei lipidi totali».
I lipidi sebacei contribuiscono all’integrità della barriera epidermica, idratando lo strato corneo; proteggono la pelle dai raggi UV-B e portano sostanze antiossidanti alla sua superficie. I lipidi delle ghiandole sebacee hanno proprietà pro e anti-infiammatorie e alcuni particolari acidi, come l’oleico e il palmitoleico, sembrano avere un effetto antibatterico.
Una composizione particolare
Un gruppo di ricerca internazionale ha condotto uno studio per confrontare la composizione del sebo della pelle con acne e il sebo della pelle sana.
Lo studio ha dimostrato che la composizione del sebo cambia in presenza di acne, mostrando una diversa quantità degli acidi oleico, linoleico e sapienico e un rapporto alterato tra gli acidi grassi saturi e monoinsaturi dei trigliceridi. Inoltre, il sebo acneico ha una maggiore tendenza a ossidarsi, causando a uno squilibrio nel rapporto tra ossidanti e antiossidanti a causa della maggiore presenza di perossido di squalene e una minor presenza di vitamina E, sostanze che attivano il processo infiammatorio.
(Cesare Betti)