Consensus paper sui biosimilari: un’iniziativa dell’Italian biosimilars group.

È stato presentato il Consensus paper “Biosimilari, per una nuova alleanza tra clinica e società. Efficacia, sicurezza e corretta informazione”. Il documento, la cui realizzazione è stata promossa dall’Italian biosimilars group (Ibg), è il frutto di un metodo di lavoro nuovo per l’Italia che ha riunito 35 esperti di tutte le parti interessate: clinici e malati, farmacologi e farmacisti, farmacoeconomisti ed esponenti delle istituzioni.

consensus paper biosimilari IBG«La sicurezza e l’efficacia dei farmaci biosimilari è dimostrata dagli studi clinici e dalla pratica di tutti i giorni» spiega Manlio Florenzano, coordinatore dell’Ibg. «Nonostante ciò, si riscontra ancora una certa diffidenza nel loro impiego. A nostro avviso, l’elemento più importante resta la carenza di informazione sugli aspetti farmacologici e regolatori, nonché la scarsa condivisione delle varie esperienze di pratica clinica quotidiana. Riteniamo non sia sufficientemente valorizzata nemmeno la reale portata dei vantaggi legati all’utilizzo dei biosimilari, e non ci riferiamo soltanto ai risparmi sul piano economico sanitario, ma all’allargamento dell’accesso alle migliori cure oggi disponibili».

Di qui la scelta di mettere a fuoco aspetti che hanno fatto emergere importanti punti di condivisione: gli elementi di riferimento utili al clinico per operare in regime di appropriatezza terapeutica, garantendo la miglior cura e la sicurezza del malato; le modalità di coinvolgimento del paziente nelle scelte terapeutiche e il ruolo degli enti regolatori nello sgomberare definitivamente il campo dai pregiudizi.

«Sono convinto che il Consensus paper sia un risultato importante sul piano scientifico e la premessa per uno scambio proficuo, libero e aperto tra tutti i protagonisti del processo di cura e della tutela della salute» aggiunge Massimo Morosetti, direttore dell’unità operativa di Nefrologia e dialisi del presidio ospedaliero Giovan Battista Grassi di Roma. «E grazie a questo confronto sono stati fatti importanti passi in avanti, come il passaggio dal farmaco di riferimento al biosimilare. La valutazione delle esperienze conferma che, in particolare per i biosimilari in uso da tempo, ci sono dati sufficienti per affermare che sotto controllo medico il passaggio non genererebbe criticità, ma rappresenterebbe una procedura sicura ed efficace».

All’evento ha partecipato Mario Melazzini, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco AIFA. «Si tratta di una presenza significativa e di buon auspicio per la nascita di quel rapporto continuativo tra clinici, pazienti e industria fondamentale per raggiungere l’obiettivo più importante: offrire le migliori cure al maggior numero di cittadini, salvaguardando la stabilità del Servizio sanitario nazionale» conclude Manlio Florenzano.

(Cesare Betti)