Per far crescere in un atteggiamento partecipativo e responsabile la squadra in farmacia è importante evitare l’insidiosa trappola di un’errata cultura dell’errore e della purtroppo diffusa cultura della giustificazione.
Rispetto all’interpretazione dell’errore, un atteggiamento utile è orientare la propria analisi soprattutto all’individuazione della causa (perché si è sbagliato) più che fermarsiall’individuazione del colpevole (chi ha sbagliato).
Strettamente legata ad una distorta cultura aziendale dell’errore è la cultura della giustificazione, deformazione del coinvolgimento responsabile, che serpeggia in molti gruppi di lavoro.
Il collaboratore che si giustifica o ricerca “alibi” (così come a volte il leader rispetto alle proprie scelte) non ha chiaro l’orientamento al risultato e pone l’accento su un suo personale ed “egoistico” bisogno di assoluzione.
Chi ha caro il successo dell’impresa e vive con convinzione un progetto comune non spende troppe energie a giustificarsi ed assolversi. Piuttosto analizza l’accaduto facendone tesoro per migliorare e condividendo con gli altri tali spunti di crescita.
Cultura aziendale della giustificazione Cultura aziendale della partecipazione responsabile
Il collaboratore si giustifica | Il collaboratore analizza per crescere |
Anticipa il racconto dei fatti con il suo parere | Esprime il suo parere dopo la presentazione dei fatti |
Espone una spiegazione non richiesta | Risponde a una domanda (anche eventualmente implicita) |
La maggior parte delle sue parole e delle sue energie è spesa per cercare colpe altrui, affermare la propria innocenza, per reinterpretare con una distorsione l’insuccesso | Dedica la maggior parte delle sue energie ad analizzare i fatti e ricercare soluzione e spunti per il futuro |
di Sarah Cossu, managing director di We! Wellness, business coach e trainer