Disturbi intestinali: la diarrea
La diarrea è uno dei disturbi intestinali più diffusi. Può essere accompagnata da nausea, febbre, debolezza e dolori addominali oppure presentarsi da sola, senza altri sintomi. In ogni caso, è un problema molto fastidioso.
È caratterizzata dall’emissione abbondante e ripetuta di feci (minimo 3 scariche nella stessa giornata) e di consistenza fluida o acquosa. Questa manifestazione non è di per sé una malattia, bensì uno dei sintomi di altri disturbi più o meno seri che possono interessare il nostro organismo.
Tra le più frequenti cause ci sono alcuni tipi di virus e di batteri; l’enterocolite da freddo, una forma di infiammazione dell’intestino dovuta a un “colpo di freddo” o all’assunzione di bevande e cibi ghiacciati; l’intolleranza al lattosio, uno zucchero presente nel latte e in alcuni suoi derivati.
Cause più importanti di diarrea, invece, sono la diverticolite (infiammazione dei diverticoli, piccole cavità dovute alla fuoriuscita della mucosa intestinale attraverso un cedimento dei loro muscoli) e i tumori al colon e al retto.
Spesso si parla di diarrea per indicare qualsiasi scarica di feci molli. In realtà, se gli episodi sono meno di 4 al giorno e il volume complessivo delle evacuazioni non è aumentato, non ci si deve preoccupare.
Questo tipo di disturbo potrebbe essere dovuto alla sindrome del colon irritabile, in cui lo stress e l’ansia hanno un ruolo importante. In questi casi, è coinvolta la funzione motoria dell’intestino, i movimenti dell’intestino che da regolari diventano o troppo veloci o troppo lenti, provocando anche sintomi come gonfiore e alterazione delle funzioni intestinali.
A volte, può essere un effetto collaterale di alcune terapie farmacologiche. Chi prede per lunghi periodi determinati farmaci, come quelli per curare il diabete, le malattie cardiovascolari, l’ipertensione oppure gli antinfiammatori, può andare incontro a una diarrea cronica, che in genere regredisce quando si sospende il farmaco.
Anche gli antibiotici spesso causano una diarrea acuta o cronica, che a volte può manifestarsi in forma seria, perché alcuni ceppi di batteri intestinali possono diventare molto aggressivi.
(Cesare Betti)