Ector The Protector Bear, l’orsacchiotto per ricordare agli adulti di non fumare accanto ai più piccoli

 

Da oggi c’è un nuovo amico per i più piccoli che ricorda agli adulti che il fumo passivo è dannoso: è Ector The Protector Bear, l’orsacchiotto che tossisce in presenza di fumo, realizzato con il contributo di Roche e il patrocinio di WALCE – Women Against Lung Cancer in Europe.

 

Fumo: una questione aperta

 

Il dibattito sul fumo è sempre molto acceso. In parte è una questione personale, in parte è sociale, quasi culturale, nonostante l’aspetto dannoso per la salute sia ampiamente documentato.

 

Nel 2003 in Italia si è compiuto un passa deciso nella tutela dei non fumatori con l’approvazione della legge 3/2003 che proibisce di fumare all’interno di locali ed esercizi aperti al pubblico. Nella nostra cultura popolare è anche radicata l’idea di non fumare accanto ai più piccoli, specialmente nella prima infanzia, ma non sempre il buon senso è legge.

 

Nel sentiment della rete sul fumo vi sono ancora pareri positivi e negativi, ma tra quest’ultimi i rischi per la salute dei bambini sono meno dibattuti rispetto all’insalubrità dell’ambiente (10,1% contro 79%), secondo un’analisi di Voices from The Blogs. La startup milanese ha infatti analizzato oltre 700mila post, articoli e news sul tema del fumo per comprendere il sentimento espresso online.

 

Diretto o passivo è sempre rischioso

 

La letteratura sui danni del fumo diretto è molto ampia. Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal il fumo provoca ogni anno oltre 600mila morti premature nel mondo. Nell’80% dei casi di tumore al polmone il paziente è un fumatore. Questa neoplasia è tra le più mortali e miete oltre 280mila morti l’anno nell’Unione Europea. Gli effetti tuttavia non si limitano al solo fumo diretto. Chi vive con un fumatore ha il 20% di probabilità in più di sviluppare un tumore al polmone. 19mila dei pazienti sopra citati hanno perso la vita per l’esposizione al fumo passivo.

 

Per i più piccoli, secondo un articolo riportato dalla Fondazione Veronesi, l’ISTAT fotografa una situazione allarmante nel nostro paese dove il 52% dei bambini nel secondo anno di vita è esposto abitualmente al fumo passivo. Inala non solo il fumo di chi si accende una sigaretta nelle sue vicinanze, ma anche le particelle residue che rimangono sui vestiti e capelli dei fumatori abituali. Il 49% dei bambini sotto i 5 anni hanno almeno un genitore che fuma, mentre per il 12% entrambi: 1 neonato su 5 ha una madre fumatrice.

 

Ector per prevenire e sensibilizzare

 

«La prevenzione nei confronti dei danni del fumo deve essere diffusa in tutte le fasce di popolazione, a partire dalle scuole» spiega Stefania Vallone segretaria di WALCE. «Soltanto così potremo combattere agli esordi una malattia che rimane ancora difficile da trattare nonostante i notevoli progressi terapeutici dei recenti anni».

 

Proprio per aiutare a prevenire sin dalla prima infanzia arriva Ector The Protector Bear, l’orsacchiotto protagonista del progetto di sensibilizzazione di Roche. Ector, prodotto da Trudi e realizzato da The FabLab tossisce ogni volta che qualcuno fuma accanto a lui.

 

 

Il progetto è articolato in due fasi: una campagna informativa e la successiva distribuzione di Ector.

 

Sul sito ectortheprotector.com è infatti possibile trovare materiale sui rischi associati al fumo, con video che invitano a non fumare in presenza dei più piccoli. Il video della campagna verrà diffuso anche via social con l’hashtag #EctorTheProtector. Inoltre sarà possibile conoscere meglio Ector e il suo progetto, con la possibilità di accoglierlo a casa propria.

 

Nella seconda fase, in occasione del mese mondiale di sensibilizzazione del tumore al polmone, l’orsacchiotto Ector verrà distribuito negli incontri organizzati da WALCE nei corsi pre-parto in alcune città italiane.

L’impegno di Roche

«Credo sia molto importante che un’azienda come Roche non si limiti solo a mettere a disposizione dei farmaci» commenta Maurizio de Cicco, presidente e AD di Roche. «Ritengo che il ruolo dell’industria farmaceutica sia anche quello di contribuire, sensibilizzare e sostenere la prevenzione con trasparenza».