Esigenze alimentari speciali: in farmacia la risposta.

L’alimentazione è uno dei pilastri su cui si poggia la salute. Se questo è vero per le persone sane, è ancora più vero per le persone che hanno patologie come la celiachia, il diabete, l’obesità, problemi di assorbimento di alcuni nutrienti, ma anche per malattie cardiovascolari o metaboliche.

Alimenti a basso contenuto glicemico, oppure senza glutine o lattosio, o iperproteici, con pochi grassi, o anche addizionati con nutrienti come calcio, omega 3, o vitamine sono indicati in caso di esigenze alimentari speciali e in farmacia esiste una vasta gamma di prodotti che rispondono a bisogni salutari diversi.

Come ha spiegato Michele Carruba, direttore del Centro Studi Obesità dell’Università di Milano, in un’intervista a InPharma Magazine «Il nostro Paese ha un grande bisogno di farmacisti e medici esperti in nutrizione. Aumentano le aspettative di vita e ci si ammala più facilmente durante la vecchiaia. È necessario cambiare il paradigma e passare dalla cura delle malattie a evitare che i sani si ammalino. È l’unica via d’uscita per la sostenibilità del Ssn: la prevenzione. E la prevenzione ha due enormi strumenti: la corretta alimentazione e l’esercizio fisico, che aiutano le persone a vivere sane più a lungo».

Che cosa può fare il farmacista nella sua pratica quotidiana per diffondere la cultura della sana alimentazione? «Il farmacista, in particolare, può aiutare la popolazione a mangiare meglio e a usare gli integratori alimentari in modo corretto. Chi è sano per mantenere la salute deve, tra le altre cose, mangiare in modo equilibrato e corretto. Se viene mal consigliato o se segue regimi alimentari carenti di sostanze nutritive importanti per il buon funzionamento dell’organismo, facilmente può ammalarsi».

Saper consigliare l’uso corretto degli integratori o gli alimenti formulati appositamente per esigenze alimentari speciali, come i pasti sostitutivi, o prodotti compatibili con le necessità nutrizionali di un diabetico, o di una persona anziana con disturbi legati all’età (sarcopenia, malnutrizione, disfagie…) significa rendere un servizio importantissimo per i propri clienti.

«L’elevata attenzione dell’opinione pubblica su queste tematiche crea un eccesso di informazioni e spesso permette la diffusione di idee sbagliate, di diete strampalate, di allarmi ingiustificati» ha concluso Carruba. «Padroneggiare questa materia e aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli e coerenti è un contributo importante per la salute pubblica».