La campagna Farmaci e pediatria è un progetto dell’Agenzia italiana del farmaco che ha lo scopo di diffondere informazioni corrette sull’uso dei farmaci per i bambini e orientare le scelte verso una maggior sicurezza. Circa il 70% dei farmaci utilizzati in età pediatrica, infatti, è testato soltanto sugli adulti: di conseguenza, i medicinali negli under 18 sono fuori dalle indicazioni autorizzate. L’esigenza di sensibilizzare la popolazione a un uso responsabile e consapevole dei farmaci in pediatria è sentita anche dalle Società scientifiche che hanno evidenziato l’importanza di promuovere studi clinici in ambito pediatrico. La scarsità di studi clinici sui bambini ha fatto sì che spesso si somministrino ai bambini farmaci autorizzati per gli adulti a dosaggi inferiori. Ma il bambino non è un adulto in miniatura. Non tutti i principi attivi utilizzati in pediatria, infatti, hanno la stessa risposta tra lattanti, bambini e adolescenti, a causa delle differenze di metabolismo e di assorbimento, nonché dei processi di crescita.
Farmaci e pediatria: gli obiettivi
Il bambino non è un piccolo adulto Niente passaparola, fai da te o ricerche su internet: ridurre le dosi di un farmaco per adulti non mette al riparo da errori ed è una pratica pericolosa. Ogni medicinale deve essere somministrato dietro consulto e controllo del medico e dopo un’attenta lettura del foglietto illustrativo, per evitare sovradosaggi. Medici e genitori devono essere consapevoli che somministrare un farmaco con dosaggi, indicazioni e formulazioni non approvati specificamente per l’età pediatrica comporta un utilizzo off-label del medicinale. Lattanti e adolescenti: età diverse, farmaci e dosi diversi Neonati, bambini e adolescenti hanno capacità di assorbimento dei farmaci molto diverse: i primi, per un processo di crescita accelerato, presentano tempi di metabolizzazione molto più rapidi, mentre gli altri necessitano di dosaggi attenti e misurati in relazione ai processi metabolici legati allo sviluppo puberale. Nella scelta dei medicinali e delle dosi di somministrazione è necessario valutare attentamente l’età.
Studi sui farmaci in età pediatrica: il valore della ricerca a vantaggio dei piccoli pazienti Meno della metà dei farmaci a uso pediatrico è stata sottoposta a studi clinici specifici. Questo significa che nella maggior parte dei casi c’è un utilizzo nel bambino off-label, ovvero con dosaggi, indicazioni e formulazioni non specificamente provate per l’età pediatrica. È necessario far comprendere che la partecipazione volontaria dei bambini e degli adolescenti agli studi clinici contribuisce a colmare la mancanza di dati, garantendo ai più piccoli maggiore qualità, sicurezza ed efficacia dei farmaci a loro destinati.
La campagna Farmaci e pediatria
Per sensibilizzare gli operatori sanitari, i genitori e le mamme in particolare, le principali responsabili della somministrazione dei farmaci ai bambini, Aifa ha predisposto una campagna con messaggi video, comunicati radio e manifesti su tutto il territorio italiano, nonché i nuovi mezzi che già l’Aifa ha adottato da tempo per la sua attività di comunicazione istituzionale, come i social network (Facebook e Twitter) e web tv (Youtube). Lo spot della campagna intende soprattutto sollecitare la consapevolezza dei genitori a non sperimentare sui figli i farmaci che di solito vengono usati nella popolazione adulta, somministrandoli senza il controllo del pediatra, con dosi e con durata delle cure approssimative. Oltre a scoraggiare il fai-da-te, la campagna insiste sulla necessità di favorire le sperimentazioni cliniche in età pediatrica e vedere protagonisti direttamente i bambini, in quanto responsabili dei dati sugli effetti dei farmaci per il progresso della ricerca a favore di tutti.