Correggere un’idea sbagliata e ancora presente nell’opinione pubblica che identifica nell’uso di farmaci in gravidanza la comparsa di effetti teratogeni sul feto: questo l’obiettivo dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Farmaci e gravidanza appena presentato.

«L’uso dei farmaci dovrebbe essere sempre consapevole per definizione», ha spiegato Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. «Questo progetto è importante, insieme con l’iniziativa Farmaci e pediatria, perché va a toccare due ambiti che mi stanno particolarmente a cuore, la gravidanza e l’infanzia. Grazie ai nuovi strumenti informativi realizzati dall’Aifa, le mamme avranno a disposizione risorse approvate dalla comunità scientifica per scegliere le possibilità terapeutiche migliori per sé e per i propri bambini».

«Queste due iniziative hanno una caratteristica che le rende uniche» ha detto Sergio Pecorelli, presidente di Aifa. «Esse sono frutto di un lavoro di revisione della letteratura scientifica che ha permesso di fare il punto sullo stato dell’arte delle conoscenze disponibili nei due campi e di metterle a disposizione del pubblico. Con un semplice click, chiunque potrà accedere a una miniera di informazioni utili compilate da un gruppo di lavoro costituito da alcuni tra i maggiori esperti del nostro Paese, in un’iniziativa al momento unica nel suo genere in Europa».

«Sul modello della Food and drug administration americana (Fda), le agenzie come l’Aifa sono nate proprio in seguito allo scandalo della talidomide, farmaco poi che si scoprì essere all’origine di gravi malformazioni fetali» ha dichiarato Luca Pani, direttore generale di Aifa. «Per questo motivo, oggi come allora, è necessario continuare a fare informazione scientifica su questi temi e promuovere messaggi che possano far nascere una diversa cultura del farmaco, un approccio più consapevole all’utilizzo più appropriato e in sicurezza».

Oltre che delle competenze interne, per la realizzazione del progetto l’Agenzia italiana del farmaco si è avvalsa di esperti in ginecologia, genetica, teratologia, allergologia e immunologia. Il Comitato scientifico è formato dai vertici dell’Agenzia stessa e da esponenti di spicco del mondo accademico delle università di Ancona, Padova e Siena, insieme a referenti del settore clinico-ospedaliero.

La campagna Farmaci e gravidanza

La campagna “Farmaci e gravidanza” nasce dalla necessità di informare la popolazione e gli operatori sanitari sull’importanza dell’uso corretto del farmaco in gravidanza per tutelare la salute del bambino e della mamma.

Qui è possibile scaricare l’opuscolo informativo. Scopo dell’iniziativa è correggere un’idea ancora molto diffusa che la gente ha sui farmaci in questo particolare periodo della vita. Secondo questo pregiudizio, l’uso dei farmaci in gravidanza porterebbe alla comparsa di anomalie nel feto, mentre in realtà gli effetti teratogeni si verificano soltanto nel 2% dei casi. Pertanto, non bisogna interrompere la cura durante la gravidanza per non esporre la donna e il feto a rischi dovuti alla mancanza piuttosto che alla presenza di cure e annullando la possibilità di una gravidanza serena. Non va dimenticato che la salute della donna è un fattore indispensabile per il corretto sviluppo del feto, poiché mamma e nascituro sono un’unità inseparabile. Fanno parte del progetto anche le schede presenti sul Farmaci e gravidanza creato per questa campagna dall’Agenzia italiana del farmaco, destinate agli operatori sanitari e alle mamme sulle malattie più importanti in gravidanza.

Il progetto si completa con un’iniziativa di comunicazione a livello nazionale promossa dall’Aifa e condivisa con il Ministero della salute e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scopo dell’iniziativa è trasferire alla popolazione e agli operatori sanitari i contenuti scientifici in un’ottica di servizio e di corretta informazione sull’uso dei medicinali.

La campagna userà i classici strumenti di diffusione delle notizie: messaggi video, comunicati radio e manifesti su tutto il territorio italiano, nonché i nuovi mezzi che già l’Aifa ha adottato da tempo per la sua attività di comunicazione istituzionale, come i social network (Facebook e Twitter) e web tv (Youtube). Infatti, la campagna si rivolge alle giovani famiglie e alle donne, principali responsabili della somministrazione di farmaci all’interno del nucleo familiare.