Quali modelli per la farmacia di domani tra like ed e-commerce
Come le farmacie affrontano la rivoluzione digitale? Ci sono quelle solo social, le più diffuse a livello nazionale che si affidano specialmente a Facebook e WhatsApp, soprattutto a livello territoriale.
Poi sono sempre più numerose le farmacie che mostrano un forte impiego di risorse nelle nuove tecnologie, anche se a volte non sono in grado di cogliere in pieno i frutti della digitalizzazione, e le farmacie che, senza disdegnare la propria immagine social, ricorrono alla rete soprattutto per l’e-commerce.
Senza dubbio, il modello più evoluto è quello della farmacia che integra la dimensione virtuale e fisica. La rete diventa così un mezzo per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più informato, esigente e interessato alle tecnologie.
A disegnare presente e futuro delle farmacie italiane è stata la ricerca dell’università degli Studi di Milano sullo stato di digitalizzazione dei processi in farmacia in Italia presentata al Cosmofarma 2018 di Bologna.
Dall’indagine, che ha coinvolto quasi 200 professionisti in tutta Italia, emerge un panorama complesso.
Soltanto la metà ha detto di aver investito su una qualsiasi forma di digitalizzazione. La percentuale scende a poco oltre il 40% tra chi ha una certa consapevolezza su strategia, tecnologie e risultati. A far muovere l’attenzione del 73,5% dei titolari delle farmacie sulla digitalizzazione è nel 67% dei casi la necessità di guardare al domani.
Per questo motivo, Facebook e WhatsApp diventano soluzioni fondamentali già attivate rispettivamente dal 76% e dal 49% delle farmacie.
Il farmacista è incline quindi a valutare la potenzialità dei social, anche se un intervistato su quattro ritiene che non possa essere efficace come l’empatia del rapporto diretto con l’utente.
«Oggi, la farmacia sta assistendo all’espansione delle tecnologie digitali senza avere ancora sviluppato una visione d’insieme», spiega Laura Iacovone, dell’università degli Studi di Milano. «Esiste una differenza anagrafica tra i più giovani, che dovrebbero essere i più attivi in questo senso, e gli over 50 che, pur non utilizzando i social, ne intuiscono le potenzialità».
«Le informazioni della ricerca sono fondamentali per il futuro, offrendo al farmacista gli strumenti per usare al meglio le nuove tecnologie», commenta Marco Cossolo, presidente di Federfarma Nazionale. «Il web può essere un importante mezzo di amplificazione dei messaggi e della propria offerta, grazie allo sfruttamento delle App e alle potenzialità esistenti. Nel processo evolutivo della farmacia, oltre ai servizi legati all’ottimale gestione delle cure, ai servizi e alla telemedicina, la tecnologia e l’informatizzazione hanno un ruolo decisivo».
«Per questo motivo, Federfarma si impegnerà per mettere a disposizione dei farmacisti strumenti per aiutarlo nelle scelte in quest’ambito, confermando il ruolo di primo presidio socio-sanitario integrato nel Sistema sanitario nazionale».
«La farmacia reale deve essere accessibile al cittadino, offrendo informazioni di supporto per quanto riguarda sia la prevenzione sia la cura», precisa Francesca Moccia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva. «La diffusione del web e delle fonti di informazioni impongono al farmacista la necessità di sfruttare al meglio la tecnologia, per assicurare ai cittadini la migliore accessibilità, informazione, sicurezza e qualità dei servizi».
Cesare Betti