Fumo passivo: nuovi studi dell’Istituto Nazionale dei Tumori.

In occasione del World No Tobacco Day – la giornata mondiale contro il tabacco – sono stati presentati all’Istituto Nazionale dei Tumori, davanti a una platea di studenti, i risultati di due studi sugli effetti del fumo passivo, condotti da Roberto Boffi, pneumologo dell’Istituto, insieme al suo team della Tobacco Control Unit.

Le due ricerche mettono in relazione diretta le concentrazioni di PM10 emesse e rilevate nell’aria da una o più sigarette e quelle di alcuni mezzi di trasporto in un ambiente comparabile: una locomotiva in un caso e il traffico cittadino nell’altro.

Un locomotore inquina come 5 sigarette

Per quantificare gli effetti devastanti del fumo di sigaretta, l’equipe di Boffi lo ha messo in relazione ad alcuni mezzi di trasporto considerati particolarmente inquinanti e comuni nella vita quotidiana, come un locomotore ferroviario, misurando le rispettive quantità di PM10 emesse nell’aria, in spazi confrontabili.

«Anche quest’anno abbiamo dimostrato, davanti agli studenti delle scuole superiori, l’incredibile capacità della sigaretta di emettere polveri sottili mettendola a confronto con altre fonti di inquinamento» ha commentato Roberto Boffi a margine della proiezione del video dell’esperimento condotto presso lo stabilimento Marcegaglia di Ravenna. «Il fumo passivo può essere qualitativamente addirittura più dannoso del fumo attivo, in quanto le sostanze tossiche e cancerogene emesse dalla sigaretta sono più concentrate nell’aria. Questi esperimenti dimostrano che anche all’aperto una sola sigaretta può emettere una quantità di polveri sottili veramente notevole».

Il fumo passivo può essere qualitativamente addirittura più dannoso del fumo attivo 

L’esperimento infatti conclude che «Mentre un locomotore produce 3500 microgrammi/metro cubo di PM10, una sigaretta produce 717 microgrammi/metro cubo di polveri sottili nello stesso lasso di tempo; quindi 5 sigarette inquinano quanto un locomotore a parità di tempo di emissione».

Vi riportiamo di seguito anche il video dell’esperimento:

 

Un’isola pedonale poco salubre

Successivamente sono stati presentati i dati di una ricerca dell’Istituto, pubblicata di recente sullo European Respiratory Journal,  in cui i ricercatori hanno confrontato le emissioni di PM10 in due vie adiacenti di Milano in zona Brera: l’isola pedonale di via Fiori Chiari (uno street canyon ossia una strada caratterizzata da alti edifici che limitano la naturale circolazione dell’aria) e la parallela e trafficata via Pontaccio.

«Due analizzatori di particolato e due sensori della nicotina sono stati installati a Milano sui balconi al primo piano di due appartamenti in via Fiori Chiari e in via Pontaccio e lasciati in funzione dalle ore 12,00 di un sabato fino alle ore 12,00 della domenica successiva» hanno spiegato i ricercatori dell’Istituto. «Il consumo di sigarette e il livello del traffico sono stati misurati e valutati nei risultati. Dalle ore 20,30 alle ore 02,00 abbiamo contato un totale di 1.396 fumatori  in Fiori Chiari ed di 2.513 veicoli in Pontaccio».

I risultati hanno mostrato che dalle 18:00 alle 24:00 la qualità dell’aria era peggiore nell’isola pedonale rispetto alla via trafficata, dato correlato a una forte presenza di fumatori in una zona ad alta concentrazione di bar e locali. Solo dopo la mezzanotte, alla chiusura degli esercizi, la situazione si è invertita con una concentrazione di PM10 più alta nella strada aperta al traffico.

«A fronte dei risultati ottenuti con il nostro studio, sarebbe  decisamente auspicabile l’attuazione di norme che tutelino i non fumatori dall’esposizione al fumo passivo anche in ambienti all’aperto» ha concluso Boffi.

Sarebbe  decisamente auspicabile l’attuazione di norme che tutelino i non fumatori dall’esposizione al fumo passivo anche in ambienti all’aperto

Le stelle dello sport in campo per la prevenzione

Testimonial dell’evento sono stati personaggi storici del mondo dello sport tricolore come Daniele Massaro, ex attaccante del Milan e della Nazionale Italiana di calcio e Andrea Zorzi, ex opposto di Macerata e della Nazionale Italiana di pallavolo, che con la loro storia sportiva hanno ricordato ai ragazzi l’importanza di una vita sana e senza fumo.