Gaetano Colabucci, Area managing director sud Europa per il business consumer di Johnson & Johnson, è il nuovo presidente di Assosalute, dell’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che riunisce le aziende farmaceutiche che operano nel comparto dei farmaci di automedicazione. Gaetano Colabucci succede a Stefano Brovelli, che lascia la presidenza dopo tre anni.

Le aziende farmaceutiche associate ad Assosalute sono 23 e rappresentano il 75% del mercato dei farmaci di automedicazione, riconoscibili dal bollino rosso presente sulle confezioni, per i quali è permessa la comunicazione al pubblico e indicati per curare lievi disturbi di salute da soli o su consiglio del farmacista.

Nel 2013, i medicinali senza obbligo di ricetta hanno rappresentato il 16,9% del mercato farmaceutico complessivo a volumi e il 13,7% a valori, per un totale di 314 milioni di confezioni vendute e un giro d’affari di quasi 2,4 miliardi di euro.

«Credo fermamente che Assosalute abbia un ruolo fondamentale per lo sviluppo del comparto dell’automedicazione» ha dichiarato il nuovo presidenteGaetano Colabucci. «Per questo motivo, quella che ho in mente è un’associazione che afferma il valore dei farmaci di automedicazione come strumenti terapeutici che sostengono il benessere quotidiano di tutti noi, e lo fanno con la sicurezza e l’efficacia che ci garantisce l’essere farmaci. Questo è quello che ci distingue e che ci differenzia dal resto dell’offerta salutistica, anche grazie a una valorizzazione continua del bollino di riconoscimento e dei valori che rappresenta».

«I farmaci di automedicazione possono giocare un ruolo importante per la salute dei singoli malati», continua Gaetano Colabucci. «Affinché avvenga tutto questo, è necessario costruire un dialogo aperto con il cittadino che contribuisca al reale sviluppo della cultura della salute nel nostro Paese. Questo può accadere se diventiamo sempre più punto di riferimento credibile e riconoscibile per i cittadini e se riusciamo a rafforzare il dialogo con le istituzioni, rappresentanze di medici, farmacisti e consumatori».

(Cesare Betti)