Il gioco in vetrina: carte, roulette, scacchi e così via sono oggetti inusuali per la vetrina di una farmacia. Ma possono essere utilizzati se sono coerenti con il messaggio che si desidera passare.
Attirare l’attenzione è per la vetrina uno tra gli scopi principali. Nessun allestimento deve però rappresentare un vuoto esercizio di esposizione merceologica e scenografica privo di significato.
Gli elementi decorativi e il tema della vetrina devono “compenetrarsi” e dialogare all’unisono, soprattutto quando l’idea coreografica è un po’ diversa ed esce dai soliti schemi, proprio come scrivevo nel precedente articolo.
Ecco qui un’idea che ha trionfato nelle vetrine della Farmacia San Lorenzo di Parabiago (MI) e che spero vi piacerà. Ho messo il gioco in vetrina e questo è il risultato.
Vi regalo anche una bella carrellata di dettagli e particolari che potranno aiutarvi nel display dei prodotti, sia dal punto di vista coreografico sia da quello tecnico. Fatene tesoro!
Le carte da gioco in centro vetrina sono realizzate in polistirolo e sono infilzate su piedini metallici.
Potete anche optare per delle gigantografie grafiche, che dovranno essere incollate su un supporto rigido, come per esempio un forex di 5 mm. In questo caso come farle stare in piedi? Ecco qui: in farmacia eliminate parecchi cartelli, prendete l’abitudine di staccare e conservare i supporti posteriori che li sorreggono. Li potrete fissare con dello scotch (o con gli spillini se sono in polistirolo) al retro di qualsiasi pannello che ne sia invece privo. Scegliete quelli più resistenti e con altezze diverse, così all’occorrenza avrete quel che vi serve!
Alla prossima pillola vetrinistica!