Martedì 11 novembre, il giorno di San Martino, si celebra la XV Giornata nazionale per le cure palliative contro la sofferenza inutile dei malati inguaribili e la Federazione Cure Palliative in questa occasione lancia una raccolta di firme da presentare al ministro della Salute Beatrice Lorenzin perché solleciti tutte le Regioni a dare attuazione alla legge (la 38/2010) che garantisce l’accesso a questa forma di assistenza ai cittadini con una malattia incurabile.
Infatti, a oltre quattro anni dall’approvazione della legge e benché nel nostro Paese siano attivi 234 hospice e 118 unità per le cure domiciliari, c’è ancora moltissimo da fare. Soltanto il 30% dei malati oncologici inguaribili ha accesso alle cure palliative e su tutte le provincie d’Italia, soltanto quelle di Trento, Lecco, La Spezia e Bologna raggiungono gli standard minimi, erogando questa assistenza a domicilio a 14 malati ogni 10mila abitanti. (Fonte: Osservatorio buone pratiche AGENAS, 2° recall 2014, Rapporto al Parlamento 2014). Senza considerare che i malati con patologie evolutive non oncologiche, il 60% del bisogno di cure palliative secondo i dati dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, restano in Italia esclusi nella quasi totalità dei casi.
«Sono dati preoccupanti e non giustificabili dalla scarsità di risorse» ha detto Luca Moroni, presidente della Federazione Cure Palliative. «Nelle regioni in cui si è investito sulle cure palliative, infatti, si assiste a una significativa diminuzione dei decessi in ospedale, con un rilevante risparmio sulla spesa sanitaria pubblica. La legge 38/2010 è considerata una model law a livello europeo, tuttavia la mancata attuazione a livello regionale rende di fatto inaccessibili, per la maggior parte dei malati che ne avrebbero bisogno, i servizi previsti».
Il 12 novembre, nell’ambito delle attività della Giornata nazionale per le cure palliative, una delegazione della Federazione, fondata nel 1999 e oggi composta da 80 associazioni su tutto il territorio nazionale, sarà ricevuta in udienza dal Pontefice, papa Francesco. «Siamo particolarmente riconoscenti per questo segno di attenzione da parte del Papa» ha commentato Moroni «che già nei primi tempi del suo pontificato, si è espresso positivamente nei confronti delle cure palliative e ha visitato personalmente un hospice, sottolineando così il valore etico e morale di alleviare la sofferenza dei malati».