
Come abbiamo visto nei post precedenti, per ottenere un buon risultato espositivo e commerciale nell’allestimento della vetrina è bene seguire alcune regole. Se non si osservano alcuni accorgimenti ( cfr: le regole del visual merchandising) è molto facile, infatti, incorrere in errori grossolani (ve ne mostreremo alcuni) che possono compromettere l’efficacia della comunicazione.
Questa settimana, perciò, vedremo alcuni errori da non fare per evitare di costruire una vetrina illeggibile e che non svolga appieno la sua funzione.
1. Sovraffollamento della vetrina
Molti di voi, almeno una volta, l’avranno sicuramente pensato: metto in vetrina più prodotti, anche di diverse tipologie, per dare visibilità a tutto ciò che ho in negozio, così la cliente sa che ha a sua disposizione un’ampia scelta. Non fatelo: è un errore. Riempiendo la vetrina di prodotti (o marchi) diversi, senza un comun denominatore, otterrete soltanto una vetrina caotica e di difficile lettura e la cliente rimarrà disorientata.
Ricordiamoci, infatti, che la corretta visualizzazione è indispensabile a indurre il cliente a entrare in un mondo -in questo caso la nostra farmacia- che ritiene possa soddisfare le sue esigenze. Esigenze che possono essere dettate sia da reali necessità (piano razionale), sia da emozioni (acquisti programmati e istintivi). È fondamentale, dunque, che la mia vetrina susciti emozioni positive e crei desiderio, curiosità, interesse.
Per fare tutto ciò è buona regola decidere prima quale tipologia di prodotti esporre. Es. linea corpo/viso, Integratori/sport, ambiente, ecc..
2. Espositori in vetrina
Anche se si tratta di una novità, evitiamo di collocare l’espositore in vetrina: meglio utilizzare il nuovo prodotto (o la nuova gamma) e un paio di prodotti complementari, creando un allestimento semplice e chiaro. Novità + prodotti complementari= trattamento mirato.
L’espositore dedicato potrete collocarlo all’interno della farmacia nei punti di maggior affluenza.
Ricordate che il nostro cervello nel processo di ricordo procede creando dei legami tra elementi che ci sono rimasti impressi: più mirata (ma non scarna!) sarà la vostra comunicazione, maggiore sarà la possibilità che il cliente se ne ricordi.
Vuoi saperne di più? Leggi anche le altre puntate del mini-corso di visual merchandising di Delarom Italia: I prodotti corpo in vetrina, La primavera in vetrina, I cubi in vetrina, Guarda la tua vetrina con gli occhi del cliente 1 e 2, Come coordinare la comunicazione indoor e outdoor, Come disporre i prezzi nel punto vendita, Come disporre i prezzi in vetrina.
Lisa Dansi