Novembre ricco di soddisfazioni per Guna, l’azienda leader in Italia nel settore della produzione e distribuzione di farmaci di origine biologico-naturale, che nel corso di questo mese ha ricevuto due prestigiosi riconoscimenti per la sua attività.
Il primo è il Premio VedoGreen, attribuito a Guna nella categoria “piccole medie imprese” come una delle migliori aziende italiane che si sono distinte per capacità innovativa e tecnologica nel modello di business, e per l’orientamento verso l’innovazione continua nella produzione di farmaci. I candidati al premio sono stati selezionati da una Giuria Internazionale, composta da VedoGreen, UK Trade & Investment e Dintec (Consorzio per l’Innovazione Tecnologica), l’evento è stato patrocinato da Expo 2015, Commissione Europea, Ministero dell’Ambiente ed ENEA, con il supporto di Borsa italiana.
Il secondo premio è il GrandesignEtico International Award, attribuito ogni anno alle imprese più meritevoli nel promuovere una migliore “ecologia organizzativa” imprenditoriale nei differenti mercati. Guna lo vince per il secondo anno consecutivo come azienda dalla forte caratterizzazione etica, grazie al progetto “No Patent”, che salvaguarda il diritto alla salute delle classi più deboli mediante la rimozione delle protezioni brevettuali da tutti i farmaci in produzione e dai testi delle ricerche scientifiche finanziate dall’azienda, e anche per la creazione di un modello virtuoso di bilancio integrato, il Social Hub di Guna.

«Siamo davvero orgogliosi di aver ricevuto questi importanti premi» ha commentato Alessandro Pizzoccaro, presidente del CdA di Guna «che sono un implicito riconoscimento al lavoro di tutta la ‘famiglia Guna’, dipendenti, collaboratori e consulenti, che da tempo credono nel nostro modello di business: fabbricare e distribuire farmaci efficaci e senza effetti collaterali che migliorano la qualità della vita delle persone, prendendoci nel contempo cura di ciò che ci circonda, e rendicontando ai nostri pubblici ciò che facciamo passo passo, e nella massima trasparenza».