Il sole per amico è una campagna nazionale di prevenzione del melanoma, promossa dall’Intergruppo melanoma italiano. Scopo dell’iniziativa è richiamare l’attenzione sulla prevenzione del melanoma, sull’importanza della corretta esposizione ai raggi solari e sul divieto di usare le lampade artificiali per i minorenni e limitarne l’uso negli adulti. Il melanoma, infatti, rappresenta un’emergenza socio-sanitaria: oltre ad avere un’elevata mortalità, ogni anno in Italia sono colpite circa 10 mila persone ed è una delle forme di tumore a più rapido incremento.
«La campagna Il sole per amico nasce per risvegliare e per far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica sul rischio melanoma attraverso la diffusione di una cultura della prevenzione, in particolare tra i bambini in età scolare e le loro famiglie» afferma Paola Queirolo, responsabile dell’oncologia medica all’Ircca-Aou San Martino-Ist di Genova e presidente dell’Intergruppo melanoma Italiano. «La campagna ha come protagonisti i bambini delle scuole elementari e i loro genitori, tappa per noi cruciale, considerato l’aumento dell’incidenza dei tumori della pelle proprio tra i più giovani e visto che le scottature da esposizione solare in età pediatrica rappresentano uno dei principali fattori di rischio».
Durante l’anno scolastico 2015-2016, in 130 scuole primarie di sette regioni (Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna) si terranno attività che prevedono il coinvolgimento di bambini, delle loro famiglie e dei docenti, per insegnare qual è il modo corretto di esporsi al sole, prevenendo così rischi futuri.
Da ottobre 2015 a gennaio 2016 si articoleranno:
- incontri educazionali presso gli istituti aderenti tenuti da dermatologi del Gruppo italiano polidisciplinare sul melanoma;
- attività in classe sostenute dai docenti con il supporto di risorse cartacee (opuscoli e poster educazionali per i ragazzi e una guida per i docenti) e multimediali (sito web e pillole educazionali in animazione);
- due concorsi sui temi della campagna che metteranno in competizione le scuole coinvolte.
Entro la fine dell’anno scolastico ai ragazzi e alle famiglie verrà fatto un questionario di valutazione per misurare la rispettiva consapevolezza sui corretti comportamenti di prevenzione.
(Cesare Betti)