La grafica dei cartelli dedicati alla cosmesi viso e corpo è sempre particolarmente curata nella selezione delle immagini, del messaggio e molto attenta a esprimere le potenzialità del prodotto che rappresenta.

 

Viene posta tanta cura nella selezione del tipo di illustrazione, dei colori e del testo, perché l’immagine, nella memoria di chi la guarda, resta molto più impressa di tutte le parole scritte.

 

L’immagine può mostrare come possiamo diventare; può minimizzare una problematica particolarmente sensibile e scomoda trasmettendo di contro positività, spensieratezza e benessere, anziché evidenziare e focalizzare il problema di partenza.

 

A volte ci ricordiamo di alcuni prodotti perché sono stati pubblicizzati attraverso immagini fortemente scioccanti, al punto da rimanere nella nostra memoria proprio in virtù di questa emozione, anche se negativa.

 

Insomma, in un senso o nell’altro, le immagini facilitano il ricordo e lo “stampano” nella memoria con più efficacia e velocità, grazie al loro potere di evocare sensazioni, emozioni e di farci immedesimare in quel che stiamo osservando.

 

In una vetrina la finalità è quella di aiutare a vendere proprio grazie alla capacità di persuasione, stimolando la propensione al consumo e prima ancora l’intenzione all’acquisto. Ciò avviene maggiormente quando il potenziale cliente si sente coinvolto positivamente, diventando così ben disposto verso il prodotto e il suo conseguente acquisto.

 

Vorrei ora “fotografare” questo concetto attraverso le vetrine della Farmacia San Lorenzo di Parabiago (MI):

 

Prima vetrina:

 

Seconda vetrina:

 

Terza vetrina:

 

In tutte le vetrine lo stesso messaggio scenografico si ripete attraverso tre diverse immagini con tre differenti colori ma il tutto ha un unico comun denominatore: bellezza e sensualità, molta sensualità, per esprimere un preciso invito: “è così che vuoi sentirti?”.

 

Non è difficile reperire quadri di questa tipologia, e per quanto riguarda le decorazioni floreali vi potete cimentare perché vi assicuro che non è difficile.

 

I fiori sono infilati in una gabbietta di plastica con spugna per fiori finti, reperibile dai fioristi. Il tutto è fissato a un’asta di legno con base d’appoggio quadrata a terra, che potrebbe anche essere sostituita da un semplice cavalletto di legno per pittori.

 

Che ne dite, volete provare a realizzare questa idea? Allora non mi rimane altro che augurarvi buon lavoro!

 

Stefanina Molinari

oltre la vetrina