La Federazione italiana rugby (Fir) e l’Associazione nazionale italiana atleti diabetici (Aniad) presentano la campagna “Diabete: liberi di vincerlo, alleniamoci a farlo!”.
La campagna prevede la distribuzione di un vademecum dove i diabetici potranno trovare una miniera di informazioni per fare attività fisica e sportiva in sicurezza, disponibile anche online su aniad.org. Nei prossimi mesi la campagna arriverà in alcune piazze italiane per avvicinare alla pratica chi ha il diabete. Le tappe saranno annunciate sul sito Aniad e sui social network.
Il diabete non ostacola le possibilità offerte quotidianamente dalla vita, va soltanto controllato attentamente. «I diabetici che praticano attività sportive sono sempre più numerosi con performance che non hanno nulla da invidiare ai non diabetici» dichiara Gerardo Corigliano, fondatore e past president Aniad. «È importante rispettare alcuni accorgimenti e controllare i valori della glicemia prima, durante se l’allenamento è molto lungo e dopo l’esercizio fisico. Con il diabetologo, mettere a punto il programma insulinico e alimentare più adatto, imparando a migliorare l’autocontrollo della malattia, anche con i nuovi sistemi di monitoraggio della glicemia sempre più hi-tech».
Per un’atleta che ogni giorno deve fare iniezioni di insulina e misurare la glicemia, la vita può essere complicata. Oltre a un costante lavoro educazionale e terapeutico, ci sono nuovi sistemi di monitoraggio della glicemia senza pungere il dito, molto adatti allo sportivo, come il FreeStyle Libre di Abbott. Grazie a questi strumenti, è possibile condurre una vita normale e magari ottenere risultati sportivi importanti.
Ma qual è il decalogo degli esperti Aniad per praticare attività sportiva in sicurezza?
• Le persone con diabete dovrebbero praticare attività fisica come parte integrante del controllo glicemico/metabolico e della salute, iniziando con prudenza e gradualmente;
• Ok agli sport aerobici (jogging, corsa lenta, sci di fondo, nuoto, ciclismo, danza aerobica, pattinaggio) e agli sport di squadra (calcio, basket, pallavolo, ecc.), aerobici-anaerobici alternati;
• Sì all’esercizio quotidiano, senza far trascorrere più di due giorni consecutivi tra le sessioni di esercizio, per migliorare l’azione dell’insulina;
• Gli adulti con diabete tipo 2 dovrebbero eseguire l’allenamento aerobico e l’esercizio di resistenza per ottenere risultati glicemici ottimali e un buono stato di salute;
• I diabetici di tipo 1 possono praticare attività fisica e le risposte della glicemia sono variabili in base al tipo di attività e durata;
• I bimbi possono svolgere quasi tutte le attività motorie in base alle loro preferenze e caratteristiche fisiche, nonché al livello di abilità sviluppato;
• Donne incinta o a rischio di diabete gestazionale dovrebbero effettuare 20-30 minuti di esercizio di moderata intensità spesso o tutti i giorni della settimana;
• Controllare la glicemia prima e dopo l’esercizio fisico e, se l’allenamento è lungo, anche durante, regolando dieta e dose di insulina in base all’intensità e alla durata dell’allenamento.
(Cesare Betti)