Integratori alimentari nell’Unione Europea: un nuovo volume sulle norme in vigore.
Integratori alimentari nell’Unione Europea. Normativa comunitaria e normative nazionali, aspetti scientifici della valutazione della sicurezza e dell’efficacia e struttura dei mercati nell’UE è il titolo del volume appena pubblicato da Tecniche Nuove, scritto da Vittorio Silano, professore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, past chairman del comitato scientifico EFSA e attuale presidente del Panel EFSA CEF, in collaborazione con Marco Fiorani, presidente FederSalus, per fare il punto sul complesso delle norme comunitarie che regolano il comparto degli integratori alimentari.
Suddiviso in sette capitoli, uno per ogni aspetto specifico della normativa del settore, il testo affronta e approfondisce gli aspetti regolatori degli Stati membri dell’Unione Europea confrontandoli con quelli dei Paesi extra Ue.
In materia di integratori alimentari, infatti, la Commissione Europea ha armonizzato soltanto alcuni aspetti in materia di integratori alimentari a base di vitamine e minerali, rinviando a una seconda fase la definizione di norme relative agli altri nutrienti e determinando così un’eterogeneità della normativa che crea molti ostacoli per la libera circolazione delle merci.
«Il processo di armonizzazione sui livelli massimi di vitamine e minerali ammessi negli integratori alimentari non è ancora avvenuto a causa della complessità delle informazioni necessarie per tale definizione» ha commentato Vittorio Silano alla presentazione del libro. «I livelli massimi permissibili negli integratori alimentari, spesso in alcuni Stati Membri marcano la differenza con i prodotti medicinali a base delle stesse vitamine e minerali. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare sta lavorando da anni per definire per ogni vitamina e minerale le conoscenze necessarie per l’armonizzazione di questi livelli massimi».
«L’Europa assorbe il 20% circa del consumo mondiale di integratori alimentari che è pari a 66 miliardi di euro» ha spiegato Marco Fiorani. «In Europa il valore del mercato degli integratori ammonta a circa 13 miliardi di euro e rappresenta il 37% del totale mercato Consumer Healthcare. Il nostro Paese è il principale mercato europeo, e nell’ambito dei cinque Stati leader in Europa è quello che ha registrato il maggior tasso di crescita del periodo fra il 2009 ed il 2015. L’industria oggi risponde all’evoluzione dell’approccio alla salute degli individui investendo in innovazione di prodotto e tecnologica e nel supporto scientifico dei prodotti. Tuttavia, a un’industria che investe si affianca un contesto regolatorio che rischia di frenare lo sviluppo».