Gonfiore, crampi e borborigmi addominali, nausea, cefalea e vertigini: ne soffre un italiano su 3, spesso senza conoscerne la causa. A volte, questi sintomi possono essere dovuti all’intolleranza al lattosio, disturbo che può essere scoperto con un nuovo test genetico e trattato con un integratore alimentare, entrambi disponibili in farmacia e indicati anche per i bambini.

 Tutta colpa di un enzima

«L’intolleranza al lattosio causa sintomi gastro-intestinali» spiega il dottor Edoardo Savarino, del Dipartimento di scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università degli studi di Padova. «Il disturbo può essere primitivo, se dovuto a un deficit presente dalla nascita della produzione di un enzima (la lattasi), o secondaria se dovuto a un progressivo calo della produzione dell’enzima stesso e manifestarsi in età scolare». La diagnosi si basa fondamentalmente su metodi non invasivi, come il test del respiro all’idrogeno (breath-test), il più diffuso ma anche dotato di alcuni limiti diagnostici e pratici. Soltanto pochi bambini, infatti, sono in grado di eseguire quest’esame. «In caso di intolleranza, l’unica cura possibile è l’eliminazione o la riduzione del lattosio dalla dieta» precisa la dottoressa Elisa Marabotto, del Reparto di gastroenterologia dell’ospedale San Martino di Genova. «Ma si tratta di una cosa non facile, in quanto il lattosio è presente come additivo in molti cibi e farmaci».

Il nuovo test

Il nuovo test per la predisposizione all’intolleranza al lattosio (Lactase Dna) consente di valutare la predisposizione all’intolleranza all’enzima in modo sicuro, semplice e non invasivo.

Con un tampone contenuto nella confezione che si acquista in farmacia si effettua un prelievo di saliva e lo si invia in un laboratorio di analisi. Dal campione, trattato in maniera anonima, un gruppo di genetisti estrae il Dna dalla saliva ed esegue l’analisi del gene della lattasi. Entro due settimane viene spedito a casa della persona o allo studio del medico il risultato dell’esame e l’interpretazione degli specialisti.

In caso di forma non perfetta del gene della lattasi, vengono forniti anche consigli sulla dieta e sullo stile di vita.

 

L’integratore per gli intolleranti

Tra i trattamenti per l’intolleranza al lattosio, l’ultima novità è la terapia enzimatica sostitutiva con lattasi esogena. È un integratore alimentare in compresse, da prendere una volta al giorno prima dei pasti contenenti lattosio, che trasforma il lattosio presente nei cibi in due zuccheri semplici facilmente digeribili, il glucosio e il galattosio. Il prodotto è indicato nelle persone intolleranti, perché aiuta il naturale processo digestivo del lattosio, evitando che raggiunga il colon e comparsa di disturbi a livello intestinale.

 

(Cesare Betti)