Il fegato è uno degli organi più “silenziosi” e difficilmente dà segni di malessere, anche se affaticato. Tra i disturbi che lo possono colpire c’è la steatosi epatica, malattia caratterizzata da depositi di grasso nelle sue cellule. Le persone più interessate sono quelle con obesità, che hanno elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue, i diabetici o chi fa uso a lungo di farmaci dannosi per il fegato, come certi antipertensivi, antinfiammatori e antibiotici.

 

Oltre a produrre e trasformare proteine, grassi e zuccheri, tra le numerose attività di quest’organo c’è la trasformazione di molte sostanze che provengono dall’organismo, nonché lo smaltimento di tossine, come additivi alimentari e prodotti chimici. Da qui l’importanza della dieta per conservare la salute del fegato.

 

Troppe tossine

 

Ogni giorno l’organismo è esposto all’azione nociva di tossine che provengono dall’ambiente, dai farmaci e dai cibi. Tra le tossine introdotte a tavola c’è l’acroleina, che si sviluppa dall’olio di semi fritto; ci sono coloranti, conservanti e altri additivi contenute nei prodotti industriali e nel cibo “spazzatura”, ricco di sciroppi e grassi idrogenati, come patatine, snack, bibite gassate, succhi di frutta, merendine, cracker e biscotti.

 

A incrementare l’accumulo di tossine, ci sono gli eccessi di bevande alcoliche e carboidrati raffinati a base di farina bianca (pane, pasta, pizza, focacce e dolci), cibi che alzano la glicemia e l’insulinemia, creando insulina-resistenza che causa accumulo di tossine e infiammazione, causa a sua volta di disturbi come la steatosi epatica.

La dieta disintossicante per il fegato

Altamente digeribile e disintossicante, questa dieta ha lo scopo di eliminare le tossine accumulate, privilegiando prodotti freschi e ricchi di fibre, sostanze antiossidanti, vitamine e minerali, con il giusto equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi.

 

Importanti anche i metodi di cottura “leggeri” (al vapore, al forno, alla piastra o al cartoccio) e a una cucina poco elaborata, senza rinunciare al gusto e al piacere della buona tavola.

 

• Le proteine

Un adeguato apporto di proteine è fondamentale per fornire aminoacidi come taurina e glicina, dalla funzione disintossicante. Inoltre, il fegato usa gli aminoacidi per produrre glutatione, un potente antiossidante di cui un organismo intossicato è carente. Perciò, sì a proteine magre e di alto valore biologico, ricche di aminoacidi essenziali contenute in cibi come pesce, albumi d’uovo e carni magre.

• I grassi

Questa dieta privilegia le proprietà antinfiammatorie degli acidi grassi essenziali che l’organismo non può produrre da solo e che deve assumere con l’alimentazione.

Si trovano nell’olio extravergine di oliva, da usare crudo, e nei grassi omega 3, presenti nel salmone e nel pesce azzurro (tonno, sgombro e sarde). Gli acidi grassi sono preziosi per salute, perché permettono l’assorbimento di vitamine liposolubili (come A ed E), sono rivitalizzanti e fanno bene al metabolismo, aumentando l’efficienza con cui l’organismo elimina gli accumuli di grassi e tossine introdotti con l’alimentazione.

• Le fibre

Assicurando un maggior apporto di liquidi, vitamine e sali minerali, svolgono un’azione drenante e rivitalizzante. Sì a verdure ricche di fitonutrienti e antiossidanti, come la frutta ricca di vitamina C per disinfiammare e smaltire accumuli di grasso e tossine. Via libera a succhi biologici e frutti di stagione, nonché alla cellulosa, fibra presente nella frutta e verdura che, legandosi a scorie e tossine, vengono eliminate per via naturale.

 

I cibi cattivi per il fegato

No ai cibi ricchi di grassi saturi contenuti in abbondanza in alimenti come lardo, burro, insaccati, formaggi stagionati e carni rosse. No anche ai grassi idrogenati, molto nocivi per la salute contenuti in dolci e in molti prodotti di fabbricazione industriale, nonché in piatti “forti” dei fastfood, come hamburger, patatine fritte e salse, alimenti responsabili di accumulo di tossine.

 

stenosi epatica: bevi molto5 regole da rispettare


 

  • Bere due litri al giorno: l’acqua serve per tutti i processi dell’organismo, da quelli metabolici a quelli disintossicanti, e utili per lo smaltimento di scorie e tossine.
  • Sì alla lista della spesa: permette di individuare i cibi da preferire, riduce il tempo di permanenza nel supermercato e il rischio di acquisti di alimenti di cui si è golosi.
  • No a lunghe ore di digiuno: mangiare poco e spesso, rispettando gli orari dei pasti principali e degli spuntini, permette di evitare gli eccessi alimentari.
  • Consumare la frutta lontano dai pasti, in modo da aiutare i processi della digestione e contrastare la fermentazione del cibo e, quindi, l’accumulo di tossine e gonfiore.
  • Preferire cotture veloci e senza grassi aggiunti, per mantenere inalterati i sapori e i principi nutrizionali, mentre a cena privilegiare pasti digeribili poco elaborati.

 

(Cesare Betti)