Le richieste dei milanesi alle farmacie: la top ten della Carta della qualità della farmacia.

Le richieste dei milanesi alle farmacie: più servizi aggiuntivi, proposta abituale dei farmaci equivalenti, consigli per orientarsi nelle scelte, riservatezza, possibilità di prenotare analisi e visite specialistiche.

È quanto risulta da un sondaggio di Federfarma Milano tra le farmacie private di Milano e provincia da un anno dalla firma della Carta della qualità della farmacia elaborata con Cittadinanzattiva (Tribunale dei diritti del malato).

«La Carta elenca una serie di servizi in relazione ad accoglienza, informazione, sicurezza, standard di qualità dei servizi ai quali ogni farmacia deve attenersi» ha detto Annarosa Racca, presidente di Federfarma. «Nel 2015 abbiamo aderito con entusiasmo a questa proposta, anche in considerazione del processo evolutivo della farmacia, sempre più primo presidio sanitario sul territorio e centro dispensatore di servizi complementari. Dopo un anno di rodaggio, abbiamo chiesto ai farmacisti l’opinione dei cittadini».

Per ogni categoria, la Carta elenca gli impegni che la farmacia assume e i diritti da garantire al cittadino. Dal sondaggio tra le farmacie emerge una classifica delle richieste dei milanesi e quindi dei servizi più apprezzati dai milanesi:

  1. erogazione di servizi aggiuntivi, come poter fare test diagnostici di prima istanza, la misurazione della pressione e altro, possibilmente in un’area specifica;
  2. la proposta abituale dei farmaci equivalenti a prezzo più basso;
  3. l’accoglienza delle esigenze dei cittadini in termini di orientamento, rassicurazione e conforto, in un contesto di rispetto della riservatezza;
  4. l’attivazione di prenotazione di analisi e visite specialistiche presso i servizi del Ssn ed erogazione di farmaci a domicilio;
  5. la richiesta al cittadino del codice fiscale o della tessera sanitaria al momento del pagamento per la detrazione fiscale delle spese sanitarie;
  6. l’attenzione al percorso materno-infantile, dando spazio all’allattamento al seno, favorendo la messa in rete della donna con i servizi socio-sanitari;
  7. il fornire tutte le informazioni sui servizi sanitari pubblici attivi sul territorio e sulle procedure per accedervi;
  8. l’adozione di soluzioni per la gestione delle attese, come il salva-coda, e particolari accorgimenti per persone con esigenze speciali;
  9. il garantire turni di servizio che assicurino un’adeguata copertura del territorio e informazione aggiornata su farmacie di turno e orari di apertura;
  10. l’assicurare l’accesso in farmacia rimuovendo le barriere architettoniche.

«La nuova Carta è stata realizzata da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato e da Federfarma a vent’anni dalla prima stesura» ha detto Liberata Dell’Arciprete, segretario regionale lombardo di Cittadinanzattiva. «L’obiettivo è rinnovare l’impegno preso dalle farmacie per favorire il rispetto dei diritti dei cittadini. Le farmacie si impegnano a rispettare e a diffondere i principi contenuti nella Carta europea dei diritti del malato, a tenere conto dei bisogni delle persone e delle difficoltà che possono incontrare nell’esercitare il proprio diritto alla salute».

(Cesare Betti)