Il libro bianco sulla depressione: dopo il cancro è la malattia più temuta

Il primo Libro bianco sulla depressione è stato presentato dall’Osservatorio Onda. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, entro il 2030 la depressione sarà la malattia cronica più diffusa. È quanto afferma Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda). «Sono quasi 4 milioni e mezzo le persone depresse in Italia e le donne sono una percentuale doppia rispetto agli uomini. A questo, si aggiungono l’aumento della quantità di lavoro, i maggiori carichi di responsabilità dovuti a ruoli professionali e abitudini di vita scorrette che accentuano ancor più lo stress fisico, psichico ed emotivo. Quest’ultimo, secondo il 57% della nostra indagine, è una delle principali cause di depressione».

libro bianco sulla depressione_indagineI risultati condotti su 503 donne e 501 uomini sono stati presentati insieme al primo “Libro bianco sulla depressione”, che fotografa tutti gli aspetti della malattia. Grazie al contributo di Lundbeck, entrambe le iniziative mostrano come la depressione maggiore sia un disturbo molto temuto, diffuso e in crescita nella popolazione, il cui costo totale è di 800 miliardi di dollari, mentre circa il 56% dei pazienti che non riceve una cura adeguata. Secondo gli intervistati, la depressione è al secondo posto dopo i tumori per impatto sulla vita di chi ne soffre e il 58% la considera una vera malattia, alla stregua di quelle fisiche, mentre 1 persona su 4 la ritiene una condizione mentale che non si può capire fino in fondo e con cui si può solo convivere.

«L’obiettivo di Onda nella lotta contro la depressione è aumentare la conoscenza e la consapevolezza di questa malattia, nonché ridurre lo stigma nella popolazione, avvicinando i pazienti a diagnosi precoci e a cure tempestive» continua Francesca Merzagora. Il libro bianco testimonia e rinnova l’impegno di Onda nella lotta contro la depressione, per sensibilizzare le istituzioni a giungere alla definizione di un piano nazionale che garantisca ai pazienti l’accesso a una diagnosi precoce, percorsi terapeutico-assistenziali e un’efficace rete di servizi, grazie anche al supporto della Società italiana di psichiatria.

«La depressione costituisce la principale sfida per la salute del XXI secolo e anche in Italia la sua incidenza è in aumento» spiega Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria. «La depressione ha riflessi sulla sfera dell’umore e cognitiva, peggiorando e diminuendo la qualità di vita dei pazienti. Auspico l’avvio di un Piano nazionale di lotta alla depressione per dare risposte concrete a quella che l’Oms definisce la seconda causa di disabilità nel mondo» conclude Claudio Mencacci.

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(Cesare Betti)