In Europa circa un adulto su 5 soffre di mal di schiena cronico, cioè di un dolore lombare prolungato per più di tre mesi. Nella maggior parte dei casi, il mal di schiena cronico ha cause di natura meccanica, come una lesione muscolare o uno strappo. Circa il 3 per cento degli adulti, invece, soffre di mal di schiena cronico a causa di un’infiammazione, spesso diagnosticata con ritardo.

Una diagnosi tardiva, però, può provocare parecchi danni, perché la limitazione dei movimento indotta dall’infiammazione potrebbe nei casi più gravi produrre una fusione delle ossa della colonna vertebrale, e facendo subentrare una una spondiloartrite assiale.

«La spondiloartrite assiale è una patologia sottostimata che necessita di maggiori attenzioni perché viene diagnosticata, di solito, dopo tre/quattro anni dall’insorgenza della lombalgia infiammatoria quando sui radiogrammi del bacino compaiono segni indubbi di infiammazione articolare» ha detto Ignazio Olivieri, responsabile del dipartimento di Reumatologia dell’Azienda ospedaliera S. Carlo, di Potenza. «Fondamentale per il precoce riconoscimento della malattia è la diagnosi differenziale tra lombalgia infiammatoria e lombalgia meccanica. Un supporto in questo senso viene dal progetto ‘Non voltargli la schiena’, un sito Internet in grado di fare informazione di base anche attraverso un questionario online che consente ai pazienti di riconoscere i diversi tipi di lombalgia».

Non voltargli la schiena è un progetto di AbbVie, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR) e molti specialisti europei, nato per incoraggiare tutte le persone che soffrono di mal di schiena cronico da più di tre mesi a informarsi sulle possibili cause, facendo un breve test online di controllo dei sintomi.

«La necessità impellente è quella di far conoscere al grande pubblico le patologie reumatiche e in particolare il sintomo ‘mal di schiena’ e a quali esiti può portare» ha detto Gabriella Voltan, presidente di ANMAR onlus. «Il mal di schiena è una situazione molto diffusa che sembra far parte di una condizione ineluttabile della vita, la persona si trova disorientata e purtroppo spesso il sintomo viene sottovalutato anche dal medico di medicina generale. Conoscere significa intervenire precocemente e mantenere una buona qualità di vita».