Nonostante una pioggia battente e le difficili condizioni della viabilità milanese dello scorso sabato 15 novembre, l’apertura del Master internazionale in Clinical Pharmacy ha fatto registrare il pienone nell’aula magna della sede dell’Ordine dei farmacisti.

Corrado Giua
Corrado Giua Marassi

Realizzato in collaborazione con le Università di Milano, Cagliari e Granada, e con la direzione e il coordinamento di Corrado Marassi Giua, presidente della Società italiana di farmacia clinica, il Master in questa edizione, grazie alla partnership con associazioni scientifiche e istituti di ricerca, dà il via a studi epidemiologici combinati, nell’ambito dell’efficacia e della sicurezza dei farmaci assunti in regime di automedicazione.

«L’obiettivo del nostro percorso accademico» ha spiegato Corrado Giua Marassi «è formare la figura del farmacista clinico di comunità, spostando l’attenzione dal farmaco al paziente. La rete delle farmacie territoriali può rappresentare un punto di osservazione unico, mai utilizzato appieno per le sue potenzialità. E in questi anni lo abbiamo dimostrato, con gli studi osservazionali e i progetti attivi di farmacovigilanza portati avanti da Sifac».

Il farmacista clinico nelle realtà territoriali è destinato ad assumere un ruolo sempre più decisivo nella presa in carico della salute pubblica e nell’ottimizzazione delle risorse economiche del Servizio sanitario nazionale. Lo ha ribadito anche Andrea Mandelli, senatore e presidente della Federazione italiana degli ordini dei farmacisti, intervenuto all’inaugurazione. «Fofi ha sempre incoraggiato l’evoluzione della professione per rispondere alle sfide del futuro. Il farmacista deve cambiare, deve passare da dispensatore a figura cui fare riferimento per tutte le terapie» ha detto il senatore. «Sosteniamo fin dalla sua partenza questo progetto formativo perché la figura del farmacista clinico è insostituibile e uno dei punti fondamentali della sanità italiana del futuro».

Anche Annarosa Racca, presidente di Federfarma, ha sottolineato l’importanza di questo ruolo: «Questo impegnativo percorso formativo aumenterà le vostre competenze e vi permetterà di lavorare in un modo nuovo, che contribuisca anche a ottimizzare la spesa pubblica sanitaria».

master internazionale clinica farmaci 2014Quali sono i contorni e i ruoli del farmacista clinico nel Servizio sanitario nazionale? «Ciò che distingue il farmacista clinico non è un ruolo o una posizione, ma il fatto di operare in qualunque setting assistenziale (territorio, ospedale, Asl) affrontando con una certa modalità i problemi in cui possono incorrere i pazienti/clienti» ha spiegato Paola Minghetti, direttore della Scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera dell’Università di Milano e docente del master. «Questo corso è strutturato per formare professionisti che sappiano assumersi dei rischi, avendo alla base competenze corrette e solide conoscenze scientifiche».

«La collaborazione della Società italiana di Medicina generale si è sviluppata su due ambiti» ha spiegato Giuseppe Ventriglia, responsabile nazionale della formazione di Simg e docente del corso. «Il primo è quello specifico della formazione, per strutturare un percorso grazie al quale i farmacisti possano acquisire competenze in area clinica indispensabili per raggiungere l’obiettivo della collaborazione alla gestione della patologia. Il secondo ambito, non meno importante, è la realizzazione di progetti per studi osservazionali realizzati in collaborazione tra farmacisti e medici di medicina generale, entrambi opportunamente formati».

Angela Di Cello, farmacista e partecipante alla scorsa edizione del Master internazionale in Clinical Pharmacy, ha presentato lo studio clinico in corso su 1.000 pazienti con problematiche gastro-esofagee, realizzato in collaborazione con medici della Simg, specialisti, farmacologi e statistici, per valutare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci utilizzati rispetto ai disturbi, la compliance e gli effetti collaterali. I risultati definitivi saranno presentati nel corso di Expo 2015.

Il corso, oltre a occuparsi dell’area clinica, dà spazio anche a marketing e comunicazione. «Il marketing permette di valorizzare le competenze presenti all’interno della farmacia e amplificarne la portata in termini di comunicazione. Se le competenze non ci sono, il marketing può essere un’arma a doppio taglio, perché il pubblico di accorge se siamo coerenti con quello che diciamo» ha spiegato Laura Iacovone, docente dell’Università statale di Milano e della Bocconi e coordinatrice di work project del Master. «Capire come ottimizzare la componente di servizio e la vendita del prodotto fisico è la sfida che bisogna riprendere in mano».

«Oltre agli studi osservazionali e ai progetti di farmacovigilanza» ha concluso Corrado Giua Marassi «Sifac sta lavorando a protocolli standardizzati d’approccio terapeutico, linee guida validate che consentano di individuare soluzione terapeutiche per il paziente delle patologie di gestione diretta del farmacista».