Le medicine non convenzionali: secondo il rapporto Eurispes sono raddoppiati gli italiani che scelgono le cure alternative
Dal 2000 a oggi sono più che raddoppiati gli italiani che danno fiducia alle medicine non convenzionali. Oggi nel nostro Paese quasi 13 milioni di persone preferisce le cure alternative alla medicina ufficiale, mentre nel 2000 erano 6 milioni.
Il dato emerge dal Rapporto Italia 2017 Eurispes reso noto recentemente e conferma che l’Italia è in linea con le tendenze europee sull’aumento della fiducia nei confronti di queste medicine alternative. Secondo i dati del Consorzio UE CAMbrella, in Europa, non meno di 100 milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di medicine non convenzionali a livello preventivo e curativo
Con una crescita del + 6,7% rispetto ai dati del 2012, il 21,2% della popolazione italiana utilizza medicinali non convenzionali. Tra cure alternative più diffuse, il primato va all’omeopatia (76,1%), seguita dalla fitoterapia (58,7%), dall’osteopatia (44,8%), dall’agopuntura (29,6%) e dalla chiropratica (20,4%).
«Come emerso dal rapporto Eurispes, l’aumento del ricorso alle medicine non convenzionali è un dato assodato a livello nazionale, grazie a una presa di responsabilità sempre più rilevante delle famiglie e degli individui sul proprio stato di salute, all’autodeterminazione della scelta terapeutica» ha detto il Marco Del Prete, a nome dell’Associazione medica italiana di omotossicologia AMIOT. «Soprattutto è legato a modalità relazionali medico/paziente più sensibili alle esigenze del paziente».
«È stata recentemente pubblicata la nuova edizione del volume ‘Low Dose Medicine. Omeopatia e Omotossicologia. Le prove scientifiche’, edito da Guna Editore» continua Del Prete. «Questa pubblicazione permette di far conoscere l’efficacia terapeutica dei medicinali non convenzionali sia agli addetti ai lavori sia a coloro che vogliano documentarsi su un argomento di stretta attualità e di interesse pubblico sempre maggiore».
Il rapporto Eurispes mette in evidenza anche i canali di informazione sulle medicine non alternative più consultati dai consumatori italiani. La rete internet si conferma anche per questo ambito la fonte più consultata sui disturbi della salute, con il 47,7%. Soprattutto tra i giovani tra i 18 e i 24 anni (64,4%), che cercano informazioni sui sintomi/disturbi che avvertono (91,5%), ma anche sulle buone pratiche/abitudini utili alla salute (79,9%). Più della metà usa internet per capire quali esami fare e il 47,4% per capire quali farmaci assumere per il proprio disturbo.