Meno sale più salute: quella dal 10 al 16 marzo è la Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale, quest’anno incentrata sull’importanza di leggere bene le etichette per fare la spesa con la testa.  Il consumo quotidiano di sale, infatti, non dipende tanto dalla quantità di questo minerale aggiunta a tavola o mentre cuciniamo i cibi in casa, quanto dal “sale nascosto”, contenuto cioè nei prodotti alimentari confezionati e che molto spesso viene sottovalutato in termini di quantità.

“Meno sale più salute quando fai la spesa” è quindi il titolo dei materiali realizzati dalla Sinu, la Società italiana di nutrizione umana, in collaborazione con Gircsi, il Gruppo intersocietario per la riduzione del consumo di sodio in Italia. Un depliant e una locandina possono essere scaricarti ed esposti in farmacia, per sensibilizzare i propri clienti sulla scelta consapevole di alimenti meno ricchi di sale al momento dell’acquisto.

La settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale è proposta dalla World action on salt and health (Wash), un’organizzazione che lavora per la salvaguardia della salute pubblica attraverso una riduzione dell’assunzione  di sale. L’obiettivo è di portare in tutto il mondo i consumi quotidiani ai livelli raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità, cioè a 5 g al giorni, riducendo la quantità di sale negli alimenti trasformati, nonché il sale aggiunto durante la cottura e al tavolo.

Leggere l’etichetta con attenzione aiuterà senz’altro a tenere sotto controllo la quantità di sale assunto giornalmente, e a combattere anche a tavola i rischi dell’ipertensione arteriosa.