Durante il giugno 2015 anche quest’anno si tiene il mese delle intolleranze al glutine, una Campagna di informazione sui disordini glutine correlati arrivata alla quarta edizione.
Promossa da Schär, con il patrocinio dell’Associazione italiana di dietetica e di nutrizione clinica (Adi) e dell’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri (Aigo), l’edizione di quest’anno si arricchisce e prevede due tipi di attività rivolte al pubblico:
- dal 29 maggio al 29 giugno 300 giornate informative in farmacia su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con specialisti dell’Adi per dare informazioni sui disordini legati all’ingestione di glutine e su come seguire una corretta dieta senza glutine;
- dal 9 al 12 giugno dalle ore 9 alle ore 18 l’Esperto risponde, quattro giornate di consulti telefonici gratuiti in collaborazione con l’Associazione italiana gastroenterologi endoscopisti ospedalieri, dove oltre 100 specialisti gastroenterologi e dietisti offriranno una consulenza telefonica per chiarire dubbi e dare consigli sulle malattie glutine correlate.
Per maggiori informazioni sulle farmacie che aderiscono all’iniziativa e per prenotare un consulto telefonico visitare il sito www.megliosenzaglutine.it.
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, proteina presente nel frumento, nell’orzo o nella segale, che aggredisce l’intestino tenue da parte del sistema immunitario. Si tratta di una patologia in continua espansione in tutto il mondo, con una percentuale che arriva fino all’1% della popolazione. Tuttavia, nonostante la sua grande espansione, la celiachia è e rimane ancora oggi sottodiagnosticata: soltanto il 21% dei celiaci riceve una diagnosi adeguata.
La sensibilità al glutine non celiaca, invece, è un’entità clinica di recente osservazione che necessita di una diagnosi di esclusione rispetto alla celiachia e all’allergia al grano. Esperienze internazionali hanno dimostrato come la sensibilità al glutine non celiaca sia anche questa un problema di larga diffusione e confermano che la stima delle persone potenzialmente sensibili al glutine sia largamente superiore a quella dei potenziali celiaci e allergici al grano.
(Cesare Betti)