Il ruolo del farmacista è determinante per aiutare le persone a mangiare correttamente o a usare gli integratori in modo appropriato. La diffusione della cultura alimentare è uno strumento formidabile per farci vivere di più e in assenza di malattia.
«Grazie anche a Expo, continua a crescere l’interesse dei consumatori sul tema della nutrizione. Ma c’è molta confusione e molta informazione scorretta. Anche per questo è sempre più importante che farmacisti e medici abbiano una formazione specifica in questo ambito» spiega Michele Carruba, presidente del comitato scientifico insieme a Sergio Bernasconi, di Pianeta Nutrizione & Integrazione, il forum multidisciplinare che dal 25 al 27 giugno a Milano, presso il Centro Stella Polare di Expo 2015, ospiterà tutti gli operatori della salute, dai farmacisti ai medici, dai dietisti ai nutrizionisti biologi, dagli infermieri ai fisioterapisti, che vogliono approfondire le tematiche della salute in relazione all’alimentazione e all’integrazione corretta.
Professor Carruba, quali sono i temi che verranno trattati nel corso del forum?
Nei tre giorni di lavori si affronta il problema quasi a 360 gradi, dalla genetica ai consigli pratici. Il convegno è diviso in due sessioni: Pianeta Nutrizione & Integrazione e Pianeta Nutrizione Kids, realizzata in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria SIP. Ci saranno focus particolari sulle esigenze nutritive specifiche dalla donna, dei bambini e degli anziani, sulla malnutrizione per eccesso e per difetto, sugli aspetti evolutivi e della genomica, ma parleremo anche di nutrizione clinica, di alimentazione e integrazione in oncologia, e dell’alimentazione come risorsa e speranza nella distrofia muscolare. Abbiamo la partnership di importanti associazioni scientifiche, oltre alla SIP: l’Associazione ricerca terapie oncologiche integrate ARTOI, la Scuola di nutrizione e integrazione nello sport SANIS, la Società italiana nutrizione sport e benessere SINSEB, la Società italiana dell’Obesità (SIO), l’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (ADI), l’Associazione nazionale specialisti in scienza dell’alimentazione ANSISA e la Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica SIEDP.
Perché un forum multidisciplinare?
Il nostro Paese ha un grande bisogno di farmacisti e medici esperti in nutrizione. Aumentano le aspettative di vita e ci si ammala più facilmente durante la vecchiaia. È necessario cambiare il paradigma e passare dalla cura delle malattie a evitare che i sani si ammalino. È l’unica via d’uscita per la sostenibilità del Ssn: la prevenzione. E la prevenzione ha due enormi strumenti: la corretta alimentazione e l’esercizio fisico, che aiutano le persone a vivere sane più a lungo.
Che cosa può fare il farmacista nella sua pratica quotidiana per diffondere la cultura della sana alimentazione?
Il farmacista, in particolare, può aiutare la popolazione a mangiare meglio e a usare gli integratori alimentari in modo corretto. Chi è sano per mantenere la salute deve, tra le altre cose, mangiare in modo equilibrato e corretto. Se viene mal consigliato o se segue regimi alimentari carenti di sostanze nutritive importanti per il buon funzionamento dell’organismo, facilmente può ammalarsi. L’elevata attenzione dell’opinione pubblica su queste tematiche crea un eccesso di informazioni e spesso permette la diffusione di idee sbagliate, di diete strampalate, di allarmi ingiustificati. Padroneggiare questa materia e aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli e coerenti è un contributo importante per la salute pubblica. L’integrazione alimentare può essere utile in molti casi, soprattutto quando non possiamo, per varie ragioni, assumere attraverso il cibo determinati nutrienti.
Professore, in quale modo l’alimentazione influisce sulla salute?
Noi siamo esattamente quello che mangiamo, il cibo che mettiamo in bocca diventa parte di noi. Ha quindi un ruolo fondamentale e complesso. Fare errori in questo ambito può essere molto pericoloso. È molto importante capire che noi possiamo essere diversi a seconda di quali mattoni mettiamo a disposizione del nostro corpo per costruire sé stesso. Senza gli elementi giusti l’organismo si ammala: molti apparati, tra cui i meccanismi di difesa come il sistema immunitario, vanno in tilt e lasciano che comuni agenti con cui veniamo a contatto giornalmente e che normalmente sono neutralizzati, abbiano il sopravvento. E così arrivano le malattie, anche molto gravi come i tumori.
Gli integratori alimentari come si collocano in questo panorama?
Chiarisco subito che gli integratori alimentari nascono per le persone sane, per mantenere la salute, non per guarire. Possono essere utili in determinate patologie legate alla cattiva alimentazione. Oggi la nostra alimentazione è migliorata molto, non ci sono più patologie come lo scorbuto, il beri beri, la pellagra… però ci possono essere ugualmente carenze dovute a sbagli nutrizionali o a intolleranze. L’integrazione è il modo per assumere ciò che con l’alimentazione non possiamo avere. Ognuno deve sapere che in determinate condizioni o momenti della vita abbiamo bisogno di arricchire l’alimentazione in determinati nutrienti importanti in quel momento per l’organismo, la gravidanza, l’allattamento, la menopausa, la senescenza. Pensiamo per esempio alle persone anziane che a una certa età cominciano a perdere i denti e non masticano più bene, e quindi eliminano determinati cibi. L’integrazione può essere la soluzione in molti casi, anche se, e non mi stancherò mai di ripeterlo, è molto meglio imparare a mangiare bene.