Microbioma.it è il nuovo portale di informazione dedicato alla ricerca sul microbioma umano.
Realizzato in collaborazione con la Società italiana di microbiologia SIM, il nuovo portale microbioma.it vuole raccontare gli sviluppi della ricerca scientifica in merito al microbioma, l’universo dei microrganismi che vivono in simbiosi all’interno del corpo umano. Si parla di circa 100 miliardi di batteri, che si trovano perlopiù nell’intestino, sulla pelle e sulle mucose in generale.
Dedicato ai medici, ai biologici e agli specialisti, ma anche ai cittadini interessati ad approfondire queste tematiche, microbioma.it propone i risultati degli studi e le evidenze scientifiche che via via emergono dalle ricerche biochimiche e che coinvolgono diverse discipline mediche. Gli studi più recenti, infatti mettono in evidenza il ruolo del microbioma nelle scienze immunologiche, oncologiche, gastrointestinali, dermatologiche e neurologiche.
Il recente studio americano, per esempio, “Gut Microbiota Regulate Motor Deficits and Neuroinflammation in a Model of Parkinson’s Disease“, appena pubblicato sulla rivista Cell (Cell. 2016 Dec 1;167(6):1469-1480.e12) e proposto in anteprima in Italia da microbioma.it, confermerebbe, infatti, la connessione tra il gut microbioma e malattie neurodegenerative come il Parkinson, aprendo la strada a nuove terapie a base di probiotici per questa patologia.
«Per la prima volta abbiamo scoperto un nesso biologico fra il microbioma intestinale e la malattia di Parkinson» ha dichiarato Sarkis Mazmanian, uno degli autori dello studio, professore del California Institute of Technology. «Più genericamente, la ricerca rivela che una malattia neurodegenerativa può avere origine nell’intestino e non solo nel cervello, come si pensava in precedenza. La scoperta in pratica rappresenta un cambio di paradigma e apre per il futuro nuove possibilità di trattamento per i pazienti».
Al lavoro su questa strada anche un’equipe italiana, seguita da Fabrizio Stocchi, neurologo e direttore del Centro Parkinson dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma. «Vi sono indicazioni che il microbiota presenti alterazioni caratteristiche nei pazienti parkinsoniani e sappiamo che la proteina responsabile della morte cellulare nel cervello dei parkinsoniani, l’alfasinucleina, si trova anche nell’intestino di questi pazienti» ha commentato il neurologo. «L’alterazione del microbiota favorirebbe l’ingresso dell’alfasinucleina nel cervello iniziando il processo patologico che porta poi allo sviluppo della malattia. Lo studio riportato in questo articolo supporta questa ipotesi e incoraggia la prosecuzione della ricerca sul microbiota».