Minerva, l’ingegneria per lo studio del microbiota

 

Il Politecnico di Milano ha presentato MINERVA (MIcrobiota-gut-braiN EngineerEd platform to eVAluate intestinal microflora impact on brain functionality – Piattaforma ingegnerizzata Microbiota-Intestino-Cervello per studiare l’impatto della microfolora intestinale sulla funzionalità del cervello) il progetto finanziato dalla Comunità Europea per lo studio delle relazioni tra patologie neurodegenerative -come Alzheimer e Parkinson- e i batteri che popolano l’intestino.

 

MINERVA nasce per indagare l’ipotesi dell’asse microbiota-cervello, secondo cui la microflora presente nel nostro intestino è in grado di influenzare chimicamente alcune funzioni del cervello. I meccanismi precisi e quali organi siano coinvolti in questa relazione rimangono ancora oscuri, come l’ipotesi stessa, finora basata su evidenze sperimentali e cliniche. L’obiettivo della piattaforma è proprio quello di comprovare una relazione causa-effetto di questo legame.

 

Il coordinamento del progetto è affidato a Carmen Giordano, professoressa associata di Bioingegneria del dipartimento di Chimica dei Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano (nella foto):

 

«Il Progetto si propone di realizzare un’innovativa piattaforma ingegnerizzata multiorgano, prima nel suo genere, basata su tecnologie organ-on-chip d’avanguardia. Consentirà di esplorare in modo del tutto nuovo le connessioni dell’asse microbiota-intestino-cervello in condizioni sia fisiologiche che patologiche, simulandole su un banco da laboratorio e aprendo così la strada allo studio di nuove strategie terapeutiche».

 

Una nuova frontiera della ricerca medica

 

MINERVA è un progetto molto ambizioso e, nelle parole della sua coordinatrice, rappresenta una nuova frontiera della ricerca biologica e medica. Soprattutto è una sfida tecnologica che prevede l’interazione di ambiti disciplinari diversi, la cui stretta collaborazione ha reso possibile questo risultato.

 

«Il design della piattaforma» continua Carmen Giordano «nasce dalla collaborazione con Diego Albani dell’IRCCS Mario Negri e Manuela Raimondi del dipartimento di Bioingegneria dello stesso ateneo milanese e che coordina altri due progetti ERC per lo sviluppo di nuovi dispositivi per lo studio di cellule staminali».

 

MINERVA infatti è stato finanziato nell’ambito del bando ERC Consolidator Grant 2016 del programma Horizon 2020 della Comunità Europea, per un importo di 2 milioni di Euro in 5 anni.

 

A beneficiare del finanziamento vi è un team di giovani ingegneri, biologi, biotecnologi reclutati ad hoc che lavoreranno a stretto contatto con neurologi e gastroenterologi già impegnati nello studio delle interazioni del microbiota.

 

Un’occasione per arricchire la letteratura del microbiota, il meta-organo il cui ruolo si sta rivelando sempre più importante per la nostra salute e un punto d’inizio per metodologie di studio innovative:

 

MINERVA propone un percorso impegnativo, ma rappresenta un’opportunità unica per dare il nostro contributo alla comprensione ed al trattamento di patologie altamente invalidanti quali quelle neurodegenerative che ad oggi possono avvalersi solo di terapie sintomatiche e non curative