#NoiFermiamoL’Indifferenza l’impegno di Janssen Italia e del comune di Cologno Monzese

Combattere la violenza di genere, in particolare sulle donne, partendo dall’educazione al rispetto e alla non violenza, soprattutto degli uomini. Questa è la sintesi della campagna #NoiFermiamoL’Indifferenza lanciata dal comune di Cologno Monzese e supportata attivamente da Janssen Italia, azienda del gruppo Johnson & Johnson, che ha sede sullo stesso territorio.

 

Non è il classico invito a denunciare le violenze fisiche e psicologiche subite da ogni donna vittima, offrendo sostegno e protezione in cambio. Questa volta l’obiettivo è provare ad andare alla radice del problema, l’educazione al rispetto e alla non violenza, coinvolgendo gli uomini. Soprattutto quelli “pubblici” sul territorio del comune, perché si facciano portatori nei confronti di tutti di questo messaggio.

 

Si cerca quindi di mettere insieme una rappresentanza maschile di ogni categoria professionale di Cologno Monzese che sia disposta a impegnarsi personalmente a presentare e a realizzare iniziative di sensibilizzazione e di educazione sul tema della violenza di genere.

 

Uomini che ci mettano la faccia. Come hanno fatto lo stesso sindaco di Cologno Monzese Angelo Rocchi e il presidente e AD di Janssen Italia, nonché presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, nel lanciare la campagna.

«Come si può anche solo pensare di usare la violenza contro una donna? Ora ogni uomo è chiamato a impegnarsi personalmente con un semplice atto di responsabilità civile»

(Angelo Rocchi)

 

Dati preoccupanti

 

In Italia nel corso del 2016, 120 donne sono state uccise per mano di un loro familiare o del partner. Il numero sale a 1.740 considerando gli ultimi 10 anni e nel 71,9% dei casi l’omicida è stato un familiare.

 

Sempre nel nostro paese si registrano ogni giorno 11 denunce per violenze sessuali, circa 4 mila all’anno. Un numero preoccupante che però è ben lontano dai tristi primati europei che appartengono a Regno Unito (35mila denunce), Germania (29mila) e Francia (20mila).

 

Proprio in questi giorni il tema della violenza e della coercizione sessuale della donna è diventato un dibattito mondiale, proprio grazie alla denuncia pubblica del noto produttore americano Harvey Weinstein. Confessioni a mezzo stampa, più che denunce all’autorità.

 

Dal mondo farmaceutico il buon esempio

 

«Oggi con la Campagna #NoiFermiamoL’Indifferenza abbiamo deciso di fare un passo in più: esporci in prima persona, insieme al Sindaco Rocchi, per dire davvero basta a violenze e soprusi. La speranza è che tanti altri uomini si uniscano a noi per costituire un gruppo compatto che possa aiutare concretamente le donne vittime di abusi. Crediamo fermamente, infatti, che non si debba insegnare alle donne a difendersi, bensì insegnare agli uomini a non essere violenti»

 

Così commenta Massimo Scaccabarozzi, ricordando l’impegno attivo della sua azienda nel diffondere la cultura del rispetto e della prevenzione della violenza, supportando anche iniziative per le donne vittime di violenza come il progetto Artemisia. Quest’ultimo è proprio il seme di #NoiFermiamoL’Indifferenza, perché dal 2011 ha promosso percorsi di educazione e prevenzione rivolti alle giovani generazioni e, tramite lo Sportello Artemisia, ha offerto supporto e consulenza a oltre 77 donne che hanno avuto il coraggio di confidare gli abusi subiti.

 

#NoiFermiamoL’Indifferenza ovunque

 

Per aderire alla campagna #NoiFermiamoL’Indifferenza il Comune di Cologno Monzese ha messo a disposizione un numero di telefono 0225308353 e un indirizzo email noindifferenza@comune.colognomonzese.mi.it per raccogliere le proposte dei 23.256 uomini di Cologno Monzese.

 

Lo Sportello Artemisia invece è attivo su appuntamento chiamando al 3391894966.

 

Accanto all’iniziativa ogni uomo e ogni cittadino è chiamato a farsi carico del problema, a riflettere ed evitare in prima persona di generare episodi di violenza, offrendo il proprio aiuto, protezione e supporto a chiunque sia vittima di un abuso. Specialmente in farmacia dove è forte la missione sociale della professione.

 

Sembra un caso ma alle spalle degli intervenuti campeggia una citazione, perfetta per l’occasione, di Martin Luther King

«Può darsi che non siamo responsabili per la situazione in cui ci troviamo, ma lo diventeremo se non faremo nulla per cambiarla»