Arriva la stagione invernale e con essa la necessità di mantenere la pelle protetta dal freddo, visto che le condizioni climatiche esterne, la scarsa umidità degli ambienti riscaldati e lo smog spesso inducono secchezza, arrossamenti e screpolature.

Per proteggere la pelle da questo rischio, occorre trattarla in modo specifico a seconda del tipo di secchezza. «Si definisce “secca” una pelle carente di lipidi cutanei, dall’aspetto sottile e fragile, che appare visibilmente poco elastica, disidratata e desquamata. In una pelle secca, il contenuto idrolipidico dello strato corneo è sensibilmente inferiore rispetto ai valori fisiologici. Possiamo quindi distinguere tra pelle secca disidratataalipidica». Spiega Mariuccia Bucci, dermatologa, vicepresidente dell’Associazione di dermatologia plastica ed estetica Isplad ed esperta dell’Osservatorio AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – Area Integratori Alimentari).

«La pelle disidratata, cioè carente di acqua, è caratterizzata da un deficit che interessa la componente idrica, importante per la funzione di barriera, per la protezione dagli agenti irritanti e per le proprietà meccaniche della cute» prosegue la dermatologa. «Quella alipidica, cioè carente di lipidi, si distingue, invece, per una secchezza cutanea dovuta a un’insufficiente secrezione sebacea. La minore produzione di grassi cutanei rende la pelle più fragile e sensibile, soggetta a rughe e ad altri segni dell’invecchiamento. La carenza dei lipidi può essere dovuta a un deficit di lipidi intercorneocitari (le ceramidi), sostanza cementante tra le cellule dello strato corneo che determina la perdita di acqua trans-epidermica dal derma sottostante.”

L’equilibrio idrico cutaneo è molto influenzata dall’umidità dell’ambiente in cui ci si trova: più il microclima è secco, più tenderà anche la pelle a perdere molta acqua e a disidratarsi. Altri fattori che favoriscono la disidratazione sono i raggi UV, il vento,il gelo, l’aria condizionata, gli ambienti troppo riscaldati e così via.Che cosa succede in questi casi: la pelle appare arida, screpolata se non addirittura desquamativa, ed è segnata da linee di dissipazione.

Come intervenire avere la pelle protetta dal freddo?

Mantenere la pelle idratata è molto importante perché possa assolvere in pieno la sua funzione barriera ed è importante agire sia dall’esterno, con trattamenti cosmetici scelti per questa stagione, ricchi, lenitivi e protettivi, sia dall’interno, con un’alimentazione ricca di acidi grassi insaturi, proteine e aminoacidi, importantissimi per garantire il buon funzionamento delle componenti del derma. A questo scopo possono essere un aiuto anche gli integratori alimentari. Mariuccia Bucci precisa quali sono i nutrienti che si possono impiegare a questo scopo:

Collagene idrolizzato arricchito di aminoacidi, come glicina, acido glutammico, lisina, prolina, valina, che incrementano significativamente il grado di idratazione cutanea, stimolando i sistemi enzimatici preposti alla sintesi di PCA (acido pirrolidon carbossilico), uno dei più rappresentativi componenti del fattore di idratazione naturale (NMF) della pelle; oppure con l’assunzione di glucosammina che stimola la produzione di glicosaminoglicani, i precursori dell’acido jaluronico».

Acidi grassi polinsaturi (PUFA) che aiutano a ripristinare la funzionalità delle membrane cellulari. In particolare gli Omega-3 sono utili perché i lipidi sono indispensabili per garantire l’integrità strutturale e funzionale della pelle. Svolgono inoltre un importante ruolo a livello dello strato corneo: consentono infatti la proliferazione e la differenziazione dei cheratinociti (le cellule strutturali di pelle, unghie e capelli), rendendo quindi la pelle più idratata e più sana e i capelli più robusti. I principali principi nutritivi sono gli acidi grassi Omega-3 EPA e DHA e l’acido grasso Omega-6 GLA da olio di borragine. L’effetto antinfiammatorio del GLA è stato studiato anche per contrastare l’eccessiva secchezza della pelle e l’eczema atopico.

Valina, leucina e isoleucina, precursori degli acidi della serie omega 6, e la vitamina F, o vitageno, composta da un pool di acidi grassi essenziali, che ottimizzano la sintesi di omega 6.

Le vitamine C, E, betacarotene, biotina, gruppo B che possono avere risvolti positivi a carico dell’idratazione cutanea.

«In generale, i nutrienti presenti in una formulazione finalizzata agli annessi cutanei, sono scelti in base a una duplice strategia: azione antiossidante e protettiva, garantita per esempio da betacarotene, vitamine C ed E, CoQ10, selenio, rame, zinco, ferro, e manganese, calcio pantotenato; azione ristrutturante per la presenza per esempio di metionina, cistina, arginina, owero aminoacidi solforati, che svolgono un’azione ristrutturante sulle cheratine di unghie e capelli, acido glutammico, vitamina B6, vitamina H (biotina) e vitamina F (vitageno) che posseggono in particolare un effetto riequilibrante in caso di fragilità di unghie e capelli».