Pillola e depressione: inutili allarmismi

I recenti articoli su una correlazione tra pillola e depressione rischiano di creare confusione e inutili allarmismi.

Tutto ha origine dalla pubblicazione sulla rivista Jama psichiatry di una ricerca condotta dell’università di Copenaghen sui vari tipi di contraccettivi.

L’articolo fa riferimento a un tipo di pillola contenente solo progesterone che sembra aumenti il rischio di farmaci antidepressivi, mentre non ci sarebbe lo stesso rischio con la pillola a base di estro-progestinici.

A rischio sarebbero le giovani tra 15 e 19 anni (23% di possibilità in più rispetto a chi non usa contraccettivi ormonali), perché il progesterone avrebbe un effetto negativo sull’umore, causando ansia e depressione. Questa correlazione sarebbe però smentita da donne che hanno avuto effetti positivi sull’umore dopo assunzione della pillola.

Nella relazione conclusiva dello studio, gli esperti spiegano che il rapporto tra anticoncezionali e depressione è maggiore nelle adolescenti per la ricerca dell’amore romantico e per gli sbalzi d’umore, fenomeni tipici della gioventù in cui sono alla ricerca del proprio ruolo nella società. Non è solo la pillola, dunque, il motivo del cattivo umore. Inoltre, spesso può succedere che una donna inizi a prendere la pillola in periodi particolari della sua vita e che i cambiamenti d’umore possano essere dovuti anche a fattori diversi dall’assunzione di ormoni.

Per comprendere la relatività di queste osservazioni è stato pubblicato sull’American journal of epidemiology un articolo della Columbia university di New York in cui i ricercatori hanno osservato un fenomeno opposto.

Nelle oltre 6mila donne tra 25 e 34 anni d’età, l’uso della pillola non è stata associata a un aumento del rischio di depressione, e quelle che assumevano contraccettivi a base di ormoni hanno avuto meno sintomi depressivi rispetto a chi usava altri metodi o che non prendevano alcuna precauzione anticoncezionale.

I ricercatori sottolineano che manca la dimostrazione di un vero rapporto causa-effetto e la necessità di ulteriori studi che valutino se la depressione sia davvero un potenziale esito negativo dei contraccettivi ormonali.

«Dobbiamo far capire che la pillola contraccettiva non causa direttamente la depressione» dice Franca Fruzzetti, specialista in ginecologia e ostetricia all’ospedale Santa Chiara di Pisa e membro del direttivo della Società italiana per la contraccezione. «La ricerca non afferma che la pillola non sia un metodo contraccettivo adeguato, in quanto la sua efficacia è del 99% se presa correttamente e che fattori contingenti possono essere correlati alla depressione. Il messaggio importante è che le donne devono essere informate in modo adeguato e che è fondamentale il rapporto tra medico e paziente. Occorre che i ginecologi siano chiari con le pazienti, soprattutto quando prescrivono contraccettivi orali».

(Cesare Betti)