Prosegue il percorso “Galenica imprenditoriale: come far diventare il laboratorio una risorsa sociale ed economica” a cura di Cosimo Violante, grande esperto del settore.
Leggi le puntate precedenti: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10.
I preparati magistrali: il rapporto medico farmacista
Abbiamo già visto in altri articoli come il laboratorio galenico sia, in teoria, l’emblema della professione di farmacista, preservando nel tempo quella missione sociale di cura tramite la produzione e distribuzione di medicamenti che animava gli antichi speziali.
Nel focalizzare la nostra attenzione sul progetto imprenditoriale del laboratorio, ci siamo concentrati sulla produzione di prodotti salutistici e preparati officinali, tralasciando per un momento i preparati magistrali.
Abbiamo visto che il laboratorio galenico della farmacia ha in realtà molti più clienti di quello che pensiamo, specialmente in ambito “professionale”, o come piace dire agli inglesi B2B, Business to Business.
Si individuano con un’analisi del vostro territorio di competenza:
- Case Di Cura convenzionate e non convenzionate;
- Studi medici;
- Poliambulatori;
- Pronto Soccorso;
- Studi medici veterinari;
- Studi Dentistici;
- Centri Sportivi;
- Palestre;
- Istituti di Bellezza;
- Centri Tattoo;
- Parrucchieri;
- Scuole;
- Associazioni di pazienti;
- Società di servizi;
- Negozi Specializzati: erboristerie, parafarmacie, profumerie;
Certamente possono esservene altri che non abbiamo citato vicini a voi. Sta a voi scoprirli e, se desiderate, condividerli con noi.
Preparati magistrali: la prescrizione
Il preparato magistrale è prodotto su prescrizione del medico come scelta terapeutica personalizzata sulle esigenze del singolo paziente.
Normalmente siamo abituati a ricevere in farmacia pazienti con una ricetta magistrale in mano, andare in laboratorio e soddisfare l’esigenza consegnando quanto richiesto.
Ma ci siamo mai domandati perché quel medico abbia fatto quella precisa prescrizione? L’ha fatto per un’esigenza precisa del paziente oppure usa sistematicamente il magistrale come scelta terapeutica? E gli altri medici perché non lo fanno?
Da qui nasce l’opportunità di una collaborazione professionale tra medico e farmacista come parte integrante del progetto imprenditoriale del laboratorio galenico.
Quando si parla di collaborazioni strette tra specialisti medici aleggia lo spettro del comparaggio. Prima di proporvi alcune strategie per individuare buoni medici con cui collaborare, lasciando a voi il piacere di costruire con loro delle relazioni professionali di qualità, mi permetto di fugare ogni dubbio: un sano rapporto di collaborazione tra medico e farmacista costruito sul reciproco scambio di opinioni professionali sulle scelte terapeutiche che il laboratorio galenico può soddisfare, non può che essere trasparente e incondizionato e quindi perfettamente legale. Anzi, etico.
Nella prossima puntata vedremo come costruire la relazione con i medici.