Organizzata con il contributo di Lierac e con il Patrocinio del Comune di Padova, la mostra Princess of Waterland. Armonia di luce e fango mette in esposizione 60 fotografie di Beatrice Mancini, per raccontare la condizione femminile in Bangladesh.
Beatrice Mancini, specialista in fotografia di reportage, ha collaborato con la onlus “Il Filo di Juta”, che lavora in Bangladesh rendere accessibile a tutti il diritto alla scuola e all’istruzione, per un progetto sanitario pilota.
Le 60 immagini, accompagnate dai testi di Marco Vichi, raccontano esistenze diffficili, cariche di dignità regale. Il Bangladesh è un Paese in cui il 30% del territorio è sommerso dalle acque, ma in cui paradossalmente scarseggia l’acqua potabile. Una situazione disperata, anche dal punto di vista sanitario, di cui fanno le spese soprattutto le donne.
«Alcune accettano passivamente il loro destino, altre invece prendono coscienza della loro condizione e scelgono la libertà uccidendosi in modo atroce, spesso con il veleno per topi. Gesti di disperazione in un mondo in cui perfino il minimo cambiamento sembra impossibile» ha raccontato la fotografa. «Donne spesso costrette a sposarsi a tredici o quattordici anni, spesso mogli di uomini assai più vecchi di loro o magari deformi».
Princess of Waterland racconta le storie emerse durante le visite a queste donne e in essi è ritratta un’armonia di luce e fango come rappresentazione di vite spese a servire prima il padre e poi il marito, in uno stato di perenne sottomissione.
La mostra è aperta dal 30 ottobre al 15 novembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00, presso il Centro Culturale Altinate – San Gaetano, in via Altinate 71, Padova. L’ingresso è libero.