Presentato il Progetto italiano contro la carenza di iodio in pediatria, campagna di informazione e di educazione alla salute infantile, promossa dalla Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica. Da ottobre 2014 a maggio 2015 l’iniziativa prevede dieci incontri in scuole primarie e dell’infanzia a Genova, Torino, Milano, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Potenza, Bari e Cagliari, nonché incontri formativi alla classe medica.
«Il Progetto italiano contro la carenza di iodio in pediatria ha lo scopo di fornire indicazioni di uso quotidiano per sensibilizzare e per educare l’opinione pubblica sull’importanza di un consumo adeguato di iodio, correggerne lo stile di vita alimentare e prevenire disturbi e malattie» dice Mohamad Maghnie, presidente della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica, nonché responsabile dell’Unità operativa di endocrinologia clinica e sperimentale dell’Istituto Gaslini all’Università di Genova. «L’assunzione insufficiente di iodio, in particolare da parte di donne in gravidanza, neonati e di tutti i soggetti in età evolutiva può essere causa di deficit intellettivo e cognitivo».
Le ripercussioni della carenza di iodio sono un problema serio: si stima che circa il 12% della popolazione sia affetta da gozzo. In collaborazione con gli osservatori regionali per la prevenzione del gozzo è stata valutata la concentrazione di iodio in campioni di urine di bambini in età scolare. I dati raccolti negli ultimi tre anni hanno mostrato che solo in tre regioni è stato raggiunto un adeguato apporto di iodio.
Gli eventi collegato al Progetto italiano contro la carenza di iodio in pediatria nelle scuole prevedono l’intervento di pediatri, di rappresentanti delle scuole e dei comuni per spiegare ad alunni e genitori l’importanza dei cibi ricchi di iodio, a partire dal sale iodato. Inoltre, verrà dato un questionario a bambini e genitori per verificare la conoscenza del problema, avere informazioni sulle abitudini alimentari sull’assunzione di iodio e promuovere il consumo di sale iodato.
Anche i medici non sembrano essere consapevoli dell’importanza del problema. La raccomandazione del Ministero della Salute sul sale iodato e la Legge 55/2005 sulla iodoprofilassi non hanno trovato attuazione. Per questo, la Campagna prevede la distribuzione di materiale informativo ai medici e tavole rotonde di aggiornamento per promuovere sul territorio nazionale attraverso i suoi referenti regionali.
(Cesare Betti)