Dopo la parentesi pasquale torniamo a parlare della coerenza tra allestimento outdoor (vetrina) e indoor e dell’importanza di un nostro giudizio critico, per poter operare con efficienza.

lisa dansi
Lisa Dansi

Spogliamoci dunque dei nostri panni e indossiamo nuovamente quelli del potenziale cliente.

L’esame critico fatto sulla vetrina andrà fatto anche per l’allestimento interno, senza dimenticare che, in questo caso, la prima impressione che il visitatore avrà di noi verrà dall’ingresso, definito tecnicamente “area di decompressione“.

Se non l’abbiamo mai fatto, allora è venuto il momento di porci un qualche domanda:

  1. Che cosa proviamo entrando in farmacia?
  2. Quali sensazioni suscita in noi?
  3. Se sono negative, sapremmo dire il perché?

Rispondere con obiettività potrà risultare difficile, tuttavia questa breve disanima, se fatta con una certa obiettività da parte nostra, sarà estremamente utile a capire se siamo sulla strada giusta.

Una volta superato l’ingresso procediamo lungo il punto vendita, scorrendo gli scaffali e i corner e ponendoci queste domande:

  • L’esposizione è ordinata e ha un impatto visivo piacevole e chiaro?
  • La comunicazione è ben posizionata e leggibile?
  • L’ambiente nel suo insieme è ben curato e pulito?
  • C’è una buona illuminazione e le luci sono ben orientate sui prodotti e aree principali?
  • Il percorso del cliente è ben dislocato e commerciale?

Alcuni punti mancano all’appello? Non fatevene un cruccio, ma prendete spunto da quelli per migliorare il layout della vostra farmacia: ne beneficerete sia sul piano commerciale che su quello organizzativo, perché anche in questo caso la gestione ordinaria dell’allestimento dell’intera farmacia sarà più veloce ed efficace.

Vuoi saperne di più? Leggi le altre puntate! Guarda la tua vetrina con gli occhi del cliente Come coordinare la comunicazione indoor e outdoorCome disporre i prezzi nel punto venditaCome disporre i prezzi in vetrina.

Lisa Dansi

logo delarom