Punto nel Vivo 2016: informazione e prevenzione sulle reazioni allergiche al veleno di api, vespe e calabroni.
Punto nel Vivo 2016, la campagna sulle reazioni allergiche da punture di imenotteri (oltre 100mila specie di insetti, tra cui api, vespe e calabroni) riparte anche quest’anno, con il patrocinio di FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti e il contributo incondizionato di ALK-Abellò.
«Il 90% degli italiani è stato punto da un imenottero almeno una volta nella vita, ma si stima che fino a 8 persone su 100 possano sviluppare una reazione allergica senza essere a conoscenza delle conseguenze» ha detto Maria Beatrice Bilò, specialista in allergologia degli Ospedali Riuniti di Ancona e coordinatrice della campagna Punto nel Vivo. «Le conseguenze possono infatti andare da una reazione locale importante, in casi più rari allo shock anafilattico, fino all’evento eccezionale del decesso (circa 10 casi all’anno accertati in Italia)».
I più colpiti da reazioni allergiche apicoltori e anziani. I primi, ovviamente, sono maggiormente esposti al rischio di puntura, mentre i secondi rischiano di avere reazioni più gravi a causa soprattutto della frequente presenza di patologie concomitanti, in particolare malattie cardiovascolari.

La campagna Punto nel Vivo 2016 quest’anno tiene alta l’attenzione sulla presenza nel nostro Paese della Vespa Velutina, il cosiddetto calabrone killer, pericoloso sia per gli uomini, sia per le api, sia per l’ambiente. La vespa velutina può essere scambiata per un calabrone, anche se è più piccola e ha colori diversi (ha zampe nere e gialle e antenne nere). Questa specie, originaria della Cina, rappresenta un pericolo per la biodiversità in quanto le sue larve si nutrono prevalentemente di api, creando un danno sia all’apicoltura, sia alle specie vegetali che si riproducono per impollinazione. Non ha nemici naturali nel nostro habitat e ha una puntura potenzialmente letale per l’uomo.
«FederAsma ed Allergie Onlus è da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei pazienti. Per questo motivo desideriamo che la Campagna di informazione Punto nel Vivo 2016 segnali, una volta ancora, ai cittadini e alle istituzioni la necessità di correggere un problema che vede l’Italia muoversi a due velocità, nell’accesso a importanti terapie salvavita» ha dichiarato Massimo Alfieri, presidente della onlus. «L’immunoterapia specifica a oggi non è rimborsata in tutte le regioni italiane, pur rappresentando, secondo gli esperti, l’unica terapia in grado di regolare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli da successive reazioni nel lungo termine. Alcune regioni, come Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna, non presentano nessun tipo di rimborso, mentre altre, come Piemonte e Puglia, prevedono alcune facilitazioni per il paziente. Questa disparità di trattamento, a fronte di linee guida scientifiche chiare, non dovrebbe essere possibile».
La campagna Punto nel vivo 2016, cui aderiscono più di 80 centri di allergologia, si sviluppa attraverso azioni di comunicazione sulla pagina Facebook, materiale informativo e poster per il pubblico e un corso di formazione dedicato al personale di pronto soccorso.